Re: NWO Buzzword Bingo

Inviato da  andycap il 3/6/2006 23:56:39
Forse non mi riesco a spiegare…
Non è che io contesti quello che tu affermi perché trova riscontro solo nei siti clericofascisti, io lo contesto perché penso che siano frutto dell’invenzione clericofascista (e ti aggiungo un nome nuovo anche per me, anarcofascismo, o nazionalanarchismo! Non so se ti ricordi quando citai altrove dei nazimaoisti, la storia si ripete!)
Chiariamo subito un aspetto: da non credente mi riesce difficile credere al culto sia esso cattolico che satanico, o meglio, sostanzialmente credo che la religione di per sé sia il tentativo di porre al di sopra dell’uomo un’entità che, nel migliore dei casi, spieghi quei fenomeni che per l’uomo sono di difficile soluzione (un tempo bastavano i lampi, ora credo che ci sia rimasta solo la morte), nel peggiore, faccia calare dall’alto regole comportamentali alle quali bisogna obbedire per forza o per voglia (la necessità di “catechizzare” i non credenti che spesso avviene attraverso la violenza).
Che questa entità sia buona o cattiva a me importa poco, proietta al di fuori della volontà umana le sue scelte.
Ora, per tornare agli studi sulla massoneria, siccome nessuno di noi ha la verità, ma può solo agire sulle fonti (con la propria testa, si, ma sulle fonti), io trovo che la valanga di siti che riportano la connessione Illuminati, anarchici e giudei sono sostanzialmente autoreferenziali (si palleggiano le citazioni) e sono tutti di quell’area precisa.
Quindi, o ci troviamo di fronte agli unici che hanno saputo sventrare le pieghe della storia per svelarci l’intrigo degli intrighi, che vede a braccetto bakunin, marx, Roosvelt, Lenin, tutti a servire il satanasso fariseo, oppure siamo all’interno di una lotta intestina (continuo a ricordarti che gli stessi esponenti della destra radicale che ti svelano la minaccia massona sono legati a doppio filo con altri ambienti massoni: uno su tutti Saya).
Troppo facile leggere nell’internazionalismo il mondialismo, peccato che centrino come il culo e le quaranta ore, perché uno legato alle differenze, l’altro alla globalizzazione. Di comune è che sono entrambe all’opposto del nazionalismo…
E qui arrivo con l’anarcofascismo (o anarcocristianesimo, a seconda), che è un modo per svelare dall’interno del mondo anarchico (!) il connubio con la massoneria e tentare di risolverlo superando il concetto destra/sinistra (come tu mi dici) proponendo una nuova forma politica super partes.
Peccato che per fare questo ci si affida alla menzogna:
"In the U.K. Anarchy is limited to empty Socialist based groups who have no interest in anything except Class war or industrial relations. In France, Italy and Russia there is a long rich, intellectual heritage in the Anarchy milieu which covers the Futurists, symbolists, Surrealists, Decadents, etc, and a belief in nomadic thought beyond left-right and a synthesis of opposites with dynamic flux.
www.rosenoire.org

quando ti parlo di autoreferenzialità, intendo dire che WAYNE JOHN STURGEON, questo il nome del brillante anarcocristiano, per ribadire il concetto del legame tra Bakunin, Kropotkin e Massoneria cita un libro scritto da un gruppo anarcofascista (sempre anonimo, mi raccomando), troppo semplice. Santa, e come se in due ci mettiamo d’accordo per dire che il grande vecchio in Italia è (uno per un altro) Pecoraro Scanio e ci citiamo a vicenda per suffragare la nostra tesi.

I protocolli dei savi di sion:
Mantero dice essere pubblicati per la prima volta in Russia nel 1905, io ho trovato che

Nel 1921 un giornalista del "Times" di Londra dimostrò che si trattava di un falso. In realtà erano stati redatti da agenti al servizio della polizia segreta zarista, che si erano serviti, cambiandone il contesto, di brani interi di un libello satirico diretto contro Napoleone

ma anche
Il Times di Londra l'8 maggio 1920 dava un largo sunto dei "Protocolli dei Savi Anziani di Sion", annunziando che questi furono pubblicati in Russia a Tsarkoye Sielo nel 1905 e che la biblioteca del British Museum ne possedeva una copia col timbro di entrata del 10 agosto 1906, n. 3926 d 17. (..)
Grave questione si è dibattuta recentemente sull'autenticità dei Protocolli. Noi non vogliamo dissimularla, sia per omaggio alla verità, sia perché i poco scrupolosi non ne abusino. Anzi noi eviteremo di voler risolvere quella questione nel senso formale, e d'altronde la discussione è troppo lunga e complessa perché qui possiamo riprodurla, tanto più che vi sono sempre convinti sostenitori d'ambo le parti.
Come vedono i nostri lettori, c'è da continuare per un pezzo sulla stessa strada. Ebbene noi taglieremo corto con questa semplice affermazione: il suddetto dibattito verte materialmente sull'autenticità propriamente detta del documento, cioè se realmente gli "Anziani di Sion" si siano radunati nel tale anno e luogo, ed abbiano redatto, parola per parola, quei Protocolli. Ma un'altra questione, meno formale e più sostanziale, s'impone: quella della loro veridicità.
Nessuno nega che un programma reso pubblico nel 1905 abbia oggi il suo pieno, stupefacente, spaventoso adempimento, e non solo in genere ma in molti punti particolari. O il documento è formalmente autentico, od esso fu compilato su varii documenti autentici e su informazioni sicure, dando a queste membra sparse una unità di corpo.


Tutto ed il contrario di tutto, ma in questo caso ci si appella non alla possibilità che questo il documento sia falso o meno, ma sul fatto “inconfutabile” che i protocolli si siano avverati! Beh si è avverato anche Orwell, direi. Eppure…

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