Re: NWO Buzzword Bingo

Inviato da  carloooooo il 19/4/2009 19:15:19
Citazione:
Il primo obiettivo, a cavallo tra il 700 e l' 800, era quello di deporre i poteri del vecchio regime, monarchici e "religiosi", dal momento che il re agiva per grazia di Dio, e transnazionali.
In seguito, edificati delle nuove forme di governo laiche, nazionaliste e democratiche, su ispirazione massonica, si sarebbe proseguito lavorando all'edificazione di forme di potere sovranazionali, questa volta però unite dal comune progetto della elite "illuminata".


Non ho mai nutrito grande ammirazione per le dottrine politiche e storicistiche di stampo teleologico - hegeliano-marxista -, quale quella che forse inconsapevolmente proponi. Per cui faccio fatica ad scorgere disegni unitari dietro a periodi storici così lunghi (stiamo parlando infatti degli ultimi 4-5 secoli della storia europea prima e mondiale poi!).

Seguendo l'insegnamento di Ockham, non è necessario tirare in ballo alcuna associazione esoterica per spiegare la progressiva spinta verso la separazione di stato e chiesa e l'istituzione di ordinamenti repubblicani e democratici. Basta una sola parola: borghesia, della quale anche la massoneria è espressione.

Anche perché questa progressiva separazione non è lineare come può sembrare ad una ricostruzione storica poco accurata. L'assolutismo monarchico (e parliamo dei secoli XVI e XVII) è quanto di meno repubblicano possa esistere, tuttavia fu il germe della disgiunzione tra stato e chiesa, e il fatto che l'autorità derivasse direttamente da Dio era solo una facciata per rendere più digeribile un potere sempre più accentrato e che lasciava via via meno spazio di manovra alla gerarchia ecclesiastica. Non è un caso che il coronamento teoretico dell'assolutismo stia nell'opera di Hobbes, tutta tesa a giustificare il potere assoluto senza tirare in ballo l'autorità divina.

L'esigenza di un fondamento laico dell'istituzione politica è una tendenza che velatamente si fa sentire fin dalla fine del Medioevo (e non stupisce che sia così), e si inserisce in un generale processo di "disincantamento del mondo" che coinvolge tutte le sfere dell'esistenza umana.

Allo stesso modo, anche il nazionalismo ha radici ben più antiche del XVII secolo, e anch'esso può essere ricondotto in buona parte ad esigenze di accentramento politico e di presa ideologica da parte dei sovrani assoluti. Ad esempio, l'opera italiana nel Sei-Settecento ha spopolato in tutta Europa tranne che nell'unico stato-nazione al momento già bello e formato, la Francia, dove tutti i sovrani - tra i quali spicca Luigi XIV e con l'eccezione di Mazarino (che però era italiano) - hanno premuto perché il balletto e l'opera francesi rimanessero tali, e lo fecero per precise ragioni ideologiche e propagandistiche. La grandeur francese precede la Rivoluzione e ha radici aristocratiche.

Riguardo alle forme di potere sovranazionali, poi, queste nel periodo di massima diffusione del nazionalismo erano semplici idee sulla carta di qualche politico utopista, visto che progressivamente nel corso della seconda metà dell'Ottocento abbiamo assistito a una frammentazione del panorama geopolitico, in cui diverse potenze relativamente equivalenti si spartivano il mondo, e che ha successivamente portato alle due guerre mondiali.

In seguito, Società delle Nazioni, ONU, Nato e via dicendo, hanno potuto vedere la luce solo perché erano a tutti gli effetti controllati da una unica superpotenza (il blocco sovietico faceva storia a sé). Nel momento in cui prevarranno gli interessi particolaristici delle nuove potenze che stanno emergendo ora nel panorama mondiale, delle "associazioni di stati" potremo anche scordarcene.

Questo per dire che la storia secondo me è priva di senso, oppure ne ha uno talmente complicato che è come se non l'avesse.

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