Re: La società del Grande Fratello.

Inviato da  manolete il 24/6/2007 22:09:20
Rieccomi Sick-boy,

una precisazione: non ho scritto "hai detto che Tolkien è fascista", ma Citazione:
Andrei invece con cautela a tacciare Tolkien di "fascismo"
ho usato volutamente un tono impersonale. Non c'è nessuna "accusa" nei tuoi confronti, ma ripeto quanto ho accennato sopra a Calvero, LC è ormai diventato un sito dove è facilissimo cadere nella polemica, se non addirittura nel diverbio aperto (peccato).

Concordo (quasi) pienamente con te su Citazione:
Tutto il creato in Tolkien è triste e nostalgico
basta pensare ai racconti dei figli di Tuor, se non allo stesso Frodo.
Non dimenticare però la chiusura del Signore degli Anelli, Sam che torna a casa, trae un sospiro e dice: "Sono tornato". É sì la nostalgia di chi chiude una parentesi "eroica" della propria vita, ma che ha la consapevolezza che da oggi in poi vivrà nel quotidiano che ha sempre rimpianto nei momenti "eroici" (ed anche per lui si aprirà la strada dell'Ovest, perché, senza averlo desiderato, è stato eroe, suo malgrado).
Sulla dipartita degli Elfi, non fanno altro che tornare da dove sono giunti. Non vedo tristezza in questo: non facevano parte del mondo degli Uomini, benché abbiano interagito con esso, e la loro massima aspirazione era tornare all'ormai obliato Ovest.
Mi riferivo, invece, a un concetto che lo stesso Tolkien ha esposto in vari saggi: l'eucatastrofe.

Sulla linearità del tempo in Tolkien nulla da dire, ma ritengo che non sia tanto un allontanarsi dal Divino, quanto dall'età degli "dei" (Prima Era), dei "semidei" (Seconda Era), degli "eroi" (Terza Era) per entrare in quella dell' "Uomo" (che poi Tolkien ci guardi con gli occhi di Sam Gangee, un "mezzouomo" per me è molto emblematico, oltre che persino ironico).

Suerte,
manolete

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