Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 21/8/2013 9:00:33
Citazione:

alroc ha scritto:
Citazione:
Lo Spirito é la definizione del Nulla. Un Mistero inafferrabile alla mente. Ci si può andare, non lo si può possedere. Ecco perché é la guida Universale, é totalmente puro. Il Tao di cui si può parlare non é il vero Tao. Anche perché nel Tao é compreso il Nulla e il Nulla non é "parlabile"


E allora che parliamo a fare?

Scherzo naturalmente.

Il problema sostanziale è che siamo esseri sociali e abbiamo bisogno di condividere qualcosa.
Questa esigenza probabilmente deriva dal fatto che, come coscienza, non siamo abituati a essere separati.
Viviamo la condizione di individualità come qualcosa di forzato per cui cerchiamo degli escamotage sociali per superare la separazione.
L'individualità potrebbe essere una condizione esistenziale difficile da sopprtare perché "contro la nostra vera natura".

Dentro di noi conserveremmo la nostalgia per quell'unica essenza cosciente che siamo fuori dallo spazio/tempo e cerchiamo di ricrearla (molto spesso senza successo) in episodi come questo: 900 post di indagine che sappiamo impossibile da descrivere con le parole.
La socialità potrebbe essere spiegata in questo modo. ;)


Nella parte evidenziata, che condivido, c'è la spiegazione del perchè abbiamo bisogno di un interlocutore di cui fidarci, un interlocutore che non voglia nulla da noi, sempre pronto ad ascoltarci ed ad accoglierci.

Un interlocutore che non ci faccia sentire separati e soli.

Qualcosa di eterno, che stia sempre dalla nostra parte, che agisca per il nostro bene.

Questa è la situazione che cerchiamo di creare nel mondo, cambiando a più riprese l'interlocutore di cui ci fidiamo.

Prima i genitori, uno dei due normalmente, il maestro, il prete, l'allenatore, il presidente, il partito, la moglie o il marito, l'amico più caro, il Maestro interiore di cui ognuno di noi è dotato.

Ma tutti questi soggetti sono destinati ad evaporare e a svanire, perchè non sono eterni bensì soggetti allo spazio-tempo.

Con l'accettazione di Yahushua come interlocutore, superiamo quella separazione, entriamo nel "Regno dei Cieli".

Tu e Lui, da soli, un Sole finito con un Sole infinito, due soli, niente altro.

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