Re: Massoneria architettonica

Inviato da  Nyko il 18/1/2011 16:50:15
Caro benitoche, come promessoti in precedenza, eccoti riassunte parte (mi mancano ancora un centinaio di pagine) delle idee raccolte da Knight Christopher e Lomas Robert (i due “scrittori” venduti) nel 1998, tre anni prima che “un beduino da dentro una montagna” abbattesse le Torri Gemelle e ben otto anni prima che “gli scrittori ottenessero successo senza avere qualcosa da dire, ma semplicemente seguendo l’onda” (il Codice da Vinci, che rappresenta il fatidico anno zero, è del 2006).

Rivisitazione storico-ambiziosa in “chiave” massonico-messianica (più o meno attendibile… a dire il vero più meno attendibile che più… comincio a scrivere come Calvero… aiutoo!!).

Sintetizzazione di “La chiave di Hiram”, di Knight Christopher e Lomas Robert:

I Sumeri edificano un tempio per il Re Salomone; tale struttura, innalzata a dimora del Dio Jahvè, vede la sua luce grazie all’architetto Hiram Abif. Nel sanctum sanctorum dell’edificio è custodita l’Arca dell’alleanza. Di fronte alla porta di Oriente del tempio, si ergono due colonne che i massoni chiamano “Boaz”, nota anche come la colonna della forza, e “Jachin”, detta anche colonna della stabilità. Le due colonne si uniscono nella chiave di volta “Shalom”, che sta a simboleggiare la solidità morale.

Gesù, in realtà, non è Gesù di Nazaret (Nazaret ancora non esisteva dai documenti storici precedenti i Vangeli, fenomeno insolito per i romani), ma, bensì, Gesù il nazoreo, appartenente cioè alla famiglia dei Nazorei, setta ecclesiastica precristiana di cui, quindi, non avrebbe potuto essere il fondatore. La parola nazorei significa letteralmente “pesciolini”e, come tutti sanno, il pesce è un simbolo altamente Cristiano. Le similitudini con la Massoneria riscontrabili nel pensiero Cristiano sarebbero numerose; tra le più significative abbiamo l’utilizzo del termine Apostoli per indicare i Massoni, del termine Fratelli per indicare i Fratelli Massoni, l’utilizzo di metafore come la trasformazione dei morti in vivi e dell’acqua in vino per indicare il passaggio dall’essere non Massone all’essere Massone.

Tracce dei Nazorei sono rinvenute in Iraq, nella setta Mandaica, che ha infiniti annessi con la massoneria, dalle strette di mano segrete ai rituali esoterici e che definisce i propri sacerdoti Nazorei. Considerando Gesù un eretico e ribelle poiché vuole riunificare “Boaz”, “Jachin” e “Shalom” in un’unica figura (ciò che, nel Cristianesimo, accade per il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo), i Mandei si ispirano a Giovanni Battista.

Secondo i Mandei c’è una terra, oltre oceano, perfetta, contraddistinta da una stella lucente, che prende il nome di “Merica”. Pur essendo stata scoperta solamente nel 1492, all’interno della Cappella massonico-templare di Rosslyn, terminata nel 1470, si trovano raffigurazioni di mais, aloe ed altre colture, che portano a credere che la terra indicata dai Mandei sia l’America, che, tra l’altro, ha come simbolo proprio la stella.

Alla migrazione massiccia di persone dalla Sumeria in Egitto, fa seguito anche una migrazione di riti e simbolismi riscontrabili nella Massoneria. Tali riti, però, non possono essere ripresi dalla Gran Loggia unita d’Inghilterra tramite testi scritti, perché la “Stele di Rosetta” sarà rinvenuta solo molti anni più tardi, quindi devono essere per forza tramandati di generazione in generazione attraverso rituali cerimoniali. La cerimonia di resurrezione legata alla leggenda di Osiride e la scoperta di Mé’’e (ovvero della rettitudine), sembrano riprendere le cerimonie di Verità e Giustizia tipicamente Massoniche.

L’invasione ed il dominio degli Hyksos in Egitto, porta all’assassinio del Re Tebano Seqnerie Te’o; questo omicidio è identico alla raffigurazione Massonica dell’assassinio di Hiram Abif. Le due parole sussurrate durante la cerimonia di iniziazione del Massone sembrano derivare proprio dall’Egizio e sono tradotte con “Grande è il maestro massone eletto. Grande è lo spirito della massoneria” (Mé ‘’e-neb-men-aa, Mé’’e-ba-aa).

Entra in scena Mosè che, facendo propri gli schemi ed i rituali Egizi, identifica Jahvè col simbolo della Tau e si mette alla testa di un gruppo di Habiru con l’intento di condurli fuori dall’Egitto. Il Re Davide realizza un unico regno fondendo le terre di Giuda ed Israele e facendo capitale Gerusalemme. Suo figlio, Salomone, innalza il primo tempio con le due colonne a simboleggiare l’unificazione dei due regni. Sarà Ezechiele, l’architetto del secondo tempio di Jahvè, quello immaginario, a suggerire il distacco dalle pratiche Egizie, trasformando Seqnerie Te’o in Hiram Abif.

… continua…

p.s. io, personalmente, credo nella versione Zeitgeistiana della religione!!

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