Re: Internet e la nostra libertà (?) d'espressione (NWO)

Inviato da  Simplician il 28/12/2008 2:27:43
Ancora un ciao a tutti.
Ho seguito con interesse la discussione da me inaugurata, ma temo che dopo un po’ sia andata leggermente OT.
Forse è stata colpa mia, non sono stato abbastanza chiaro.
Però è un fatto che le prime repliche avevano colto in pieno la mia provocazione.
Che intendo rilanciare: lasciando stare per il momento la percentuale di ‘consapevoli’ e di ‘ingannati’ ATTUALE, vi chiedo: immaginate che la rete funzioni davvero. Immaginate che serva a scambiare informazioni inedite tra popoli nel mondo, punti di vista alternativi, come del resto questo sito (insieme ad altri) fa. Immaginate ora che la pazienza ci ripaghi finalmente e che una ‘massa critica’ di gente comune, che è solo obnubilata dalla TV ma non è ancora lobotomizzata, finalmente capisca. E reagisca. Immaginate che la protesta monti, si faccia visibile, cominci a contare e a contarsi politicamente.
La Cospirazione non potrebbe più aspettare. Il NWO dovrebbe attivarsi o naufragare miseramente.
La domanda è: non potrebbe a questo punto la rete fungere da enorme schedario, esaustivo database, strumento infallibile per la facile individuazione nonché per la pronta ‘disattivazione’ delle menti più attive e ribelli?
E se siamo, come credo, tutti d’accordo che questo rischia esista e sia concreto, perché continuiamo ad agire in questo modo nonostante tutto?
Per amore della libertà? Perché non crediamo fino in fondo che la Cospirazione esista? Perché lo speriamo? Per follia? Per cos’altro?
Siamo davvero sicuri che Internet sia solo una meravigliosa opportunità per la nostra libertà espressiva e per la comunicazione (come in effetti, attualmente e oggettivamente, è)? E che non possa un domani ritorcersi proprio contro di noi utenti più attivi? Che non possa essere l’arma finale della Cospirazione stessa, la provocazione per snidare chi ha già capito?
Non è facile progettare lo sterminio degli 11/12 dell’umanità, che diamine. E’ ragionevole aspettarsi che più di qualcuno non sia d’accordo. Ecco allora l’idea degna di Ulisse: il cavallo di legno del web, la tela ragna che acchiapperà tutte le mosche, l’Orecchio di Dioniso cui non sfuggirà nessun bisbiglio di nessuno schiavo del NWO, perché ciascuno se lo scolpisce personalmente, per sempre, a colpi di tastiera ASCII, sulla pietra di giganteschi Hdisk blindati tra le sabbie del Nevada.
La prospettiva non vi sgomenta? O non volete pensarci?
Ai tempi di Mussolini e di Stalin si ricorreva agli impiccioni disseminati nei caffè. Sistema fallace, costoso, inefficace. Oggi ci sono le memorie flash e i supercomputer per elaborare flussi pressoché sterminati di informazioni.
Diamogli ancora un po’ di tempo, e ci schederanno tutti. E, nel frattempo, noi/voi che pensiamo di fare?
Saluti.

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