Re: sull'incriminazione di Bin Laden

Inviato da  wells il 23/5/2008 13:25:04
Un qualsiasi Gip italiano archivierebbe la posizione di Bin Laden in 10 minuti, e allo stesso tempo rinvierebbe a giudizio una cinquantina, come minimo, tra funzionari dell’Fbi, della Cia ecc. (a parte i militari), per reati diversi. Inclusi favoreggiamento, concorso, diversi tipi di depistaggio, prima e dopo, ecc.
Per molto meno, in Italia, certi ufficiali dei servizi segreti (Musumeci, Belmonte, e altri), implicati in vario modo, e non certo come autori, nella strage di Bologna, presero diversi anni di carcere.
Quanto all’incriminazione di Bin Laden, mi sembra evidente, aggirare certe trafile rappresenta una scorciatoia. In sostanza, quel tipo di giustizia sommaria che non dispiace affatto alla maggioranza degli americani, lontani anni luce dai bizantinismi giuridici di cui noi italiani siamo maestri.
Il processo a Moussaui, in questo senso, è stato poco più di una barzelletta.
Quanto all’Fbi, non ne esagererei il compito istituzionale, che è essenzialmente quello di raccogliere prove e portarle al Dipartimento di giustizia.
Diversamente, sarebbe come addebitare a un maresciallo dei carabinieri, con mansioni di polizia giudiziaria, un tipo di incriminazione piuttosto che un altro.
In conclusione, le verità sono due.
Una: al di là delle chiacchiere, non esiste nessuna prova seria, cioè solida, che leghi Bin Laden all’11 settembre. Anzi. Se si portassero in tribunale certi video, i primi a rischiare di essere incriminati sarebbero gli autori.
Due: gli americani, dopo sette anni, non hanno catturato Bin Laden, e questo è il simbolo del loro fallimento. Investigativo, militare e di tutti i generi. Dopo quello, tragico, nella fase dell’intelligence, della prevenzione ecc., nonostante le centinaia di segnali concreti e tangibili.
La mia personale opinione è che abbiano provato a cavalcare una tigre, che poi li ha divorati.

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