Re: Piegare il ferro:un esempio pratico.

Inviato da  capitanpod il 20/9/2006 0:07:23



Citazione:

Henry62 ha scritto:
Ciao,
scusa, ma non ti sembra che manchi qualcosa?

Con quale forza lo pieghi il ferro? A mano, a martellate o con qualche tonnellata di sforzo?
Se é per questo, il ferro lo pieghi anche senza riscaldarlo, se applichi una forza superiore allo sforzo richiesto per la deformazione plastica.

Il problema non é piegare il ferro, ma il fatto che alla temperatura di 650°C il "ferro" non resista allo stesso carico che sopporta a temperatura ambiente e su questo, non ci sono dubbi.

Senza offesa, ma mi sembra un modo classico di imbastire una discussione "aggiustandosi" la base di partenza per arrivare al risultato che si vuol conseguire.

Saluti


Ciao

Ho 61 anni e,nella notte dei tempi,(quando ero giovane) ho conseguito il diploma di "Tecnologo" c/o l'Istituto Superiore di Tecnologie Industriali e Meccaniche di Milano.

L'intento del mio post non era quello di dare LA SPIEGAZIONE ULTIMA DI TUTTO,ma semplicemente di raccontare a chi è del tutto all'oscuro dei comportamenti del ferro la intrinseca difficoltà di portarlo ad una deformazione.

Provo a ripetere:affinchè sia possibile aumentare la temperatura del ferro al punto tale che alcune forze plausibili (tipo il peso delle strutture) lo possano deformare,sono necessarie alcune condizioni (temperatura della fiamma elevatissima,tempo,prossimità della fiamma,costanza di applicazione della fiamma).Mi sembra che nessuna di queste condizioni si sia verificata nelle torri.

Perchè il problema sta tutto lì:a me non può importare di meno che il ferro si "indebolisca",se mantiene la sua forma.

Nel mio esempio,per deformare a caldo "quel" longherone è sufficiente applicare una coppia (forza x braccio) di 2/300 kilogrammetri.[stimata a occhio da me,senza l'obbligo di mettere la mano sul fuoco]

Nel caso delle torri si tratterebbe di capire quale forza abbia agito sui pilastri per...
??? piegarli???,tagliarli???.comprimerli???,...già...non mi pare che esista una versione ufficiale di cosa li abbia fatti precipitare.(anche se a me sembra più un esplodere che un precipitare,ma lasciamo perdere)

Potrei anche ammettere che i solai possano per qualche imperscrutabile motivo cadere...ma i pilastri,alleggeriti del carico dei solai dovrebbero starsene bellamente in piedi a guardare dall'alto.(Questo in un mondo normale...a Hollywood può succedere di tutto).

Tu parli di 650°,perchè?E' un numero a caso?Io in rete ho trovato anche chi parlava di 1100° e la cosa mi fa un po' innervosire.L'unico dato *ragionevolmente* certo è quello di un costruttore di box metallici per auto,che ha bruciato benzina e misurato temperature di 360°.

Devo ammettere che il mio post nasce anche dall'irritazione di aver trovato in rete corbellerie a bizzeffe;ne cito solo una:
da:
http://www.costruzioni.net/TwinTowers.htm

"L'analisi 'tecnica' del disastro e' stata fatta da John Knapton, professore in scienza delle costruzioni all'universita' britannica di Newcastle. "Un qualsiasi altro grattacielo non realizzato con le strutture portanti di acciaio e cemento utilizzate per le torri del World Trade Center avrebbe ceduto di schianto sotto l'impatto di un grande aereo come il Boieng 767. Entrambe le torri - prosegue Knapton - si sono dovute arrendere a temperature superiori agli 800 gradi che hanno fatto fondere le loro strutture d'acciaio".
*******************

bah...un professore di scienza delle costruzioni che fa fondere l'acciaio a temperature superiori agli 800°....peccato che debbano essere superiori di altri 700° agli 800°.

ciao a tutti

capitan_podd

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