Re: Diritto al burka

Inviato da  florizel il 27/9/2010 21:55:21
Calvero
Citazione:
Io credevo ti riferissi a situazioni di rilievo nell'ordine pubblico in ordine politico.


Anche, in certi casi. Prendi l’assalto della Diaz a Genova ed i relativi pestaggi.
O prendi il caso di Aldrovandi.
Non mi riferivo certo alle operazioni ordinarie o quelle in cui non ci sia rischio di venire massacrati a colpi di manganello, o compressi al torace fino alla morte per asfissia.


Citazione:
Mi pare non ci sono ragioni sufficienti qui a dimostrare che la questione sicurezza e Burqa, sia cosa fantomatica.


Dal punto di vista costituzionale ed istituzionale, in ambito statuale, è coerente.
Questa coerenza, però, cioè la necessità di “sicurezza”, coincide perfettamente con una propaganda che fa degli “arabi”, o degli islamici, o del “diverso da noi” il nemico di turno.

O anche l’amico, se questo viene utile ad introdurre anche culturalmente (non solo legislativamente) misure omologanti o, al contrario, discriminanti.

Citazione:
Bisogna invece mettere a fuoco l'ipotetica soluzione. Onesta soluzione. Tu cosa proporresti?


Se ti riferisci all’uso del burqa dal punto di vista del disagio umano che causerebbe a chi lo indossa, una possibile soluzione prevede innanzitutto la volontà di capire SE il burqa è davvero sentito dalle dirette interessate come un’oppressione (dal MIO punto di vista lo è), e la tutela anche materiale a qualunque donna voglia liberarsene. Ma questo è riduttivo. Personalmente ritengo che una donna in condizione di oppressione possa cercare sostegno presso altre donne, o individui che ne condividono le motivazioni: e quindi credo che non si possa agevolare un’eventuale riscatto da questa prigione di silenzio e buio senza agevolare anche una maggiore socialità tra individui.

Una donna decisa a contravvenire alle regole della sua cultura, qualora le ritenesse intolleranti, dovrebbe poter sentire che dall’altra parte non c’è un altro padrone a cui obbedire, ma un tessuto sociale solidale ed aperto.

Finchè ci sarà chi si sostituisce a questa facoltà umana e sociale, vedo difficile intervenire sulla questione senza conflittualità.

Il ricorso ad una legge diventa l’unica soluzione quando sono le relazioni umane ad essere state sgretolate.


Se ti riferisci invece alla questione “sicurezza”, dico solo una cosa: MAI, ed ancor prima che scoppiasse tutta la propaganda contro il nemico islamico in casa “nostra”, quindi ancor prima che il burqa fosse tra le possibili “armi nemiche”, NESSUNO MAI si è fatto saltare in aria o ha attentato alla vita altrui ricoperto da uno scafandro.

Chiunque sia intenzionato e disposto a MORIRE nell’atto di ipotetici attentati, non credo abbia bisogno di coprirsi il volto.

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