Re: Temperature all'interno delle torri e comportamento dell'acciaio in generale

Inviato da  piedone70 il 24/7/2013 5:25:31
buongiorno!!

EDIT: prima di rispondere ai vari commenti accumulatisi vorrei provare a dare una spigazione più completa della ISO 834

Così torniamo anche un pò in tema dai...

Cerchiamo di spiegare meglio, anche perché qui alcuni si fissano sulla singola parola citata e poi la ripetono all’esasperazione…

Come potete leggere qui:

http://www.promat.it/Tunnel/Curve/ISO834.html

riporto tesè testè:

Curva ISO 834 (cellulosica)

Questa curva è universalmente utilizzata per gli incendi negli edifici civili (scuole, uffici, ospedali, alberghi, ecc.)
Tutti gli standard internazionali utilizzano questo programma termico oppure curve molto simili

Questa curva simula un normale incendio da materiale cellulosico in ambiente con ventilazione sufficiente alla corretta combustione del comburente (e del combustibile) presente.

E’ opinione comune che la ISO 834 sia poco rappresentativa di un reale incendio, che ha un andamento completamente diverso, ma il suo utilizzo può dare indicazioni accettabili circa il comportamento dei materiali in situazione successive al flash over.

Infatti per studiare, sempre in maniera approssimata, il reale andamento di un incendio vengono utilizzate delle diverse curve parametriche:

tipo queste:

http://imageshack.us/photo/my-images/580/72e.png/

oppure queste:

http://imageshack.us/photo/my-images/837/l22p.png/

Tralascio i calcoli, veramente complicatissimi, che portano alle realizzazioni di queste curve.

Quello che mi interessa farvi capire è che, naturalmente, la temperatura e il tempo di raggiungimento di questa all’interno di un compartimento colpito da incendio DIPENDE da moltissimi fattori!

Sicuramente molto importante è il materiale contenuto in questi compartimenti: ad es carta, legno, plastiche, materiali tessili, ecc

Al tempo stesso è fondamentale anche la QUANTITA’ di materiali presenti all’interno!

Infatti suppongo sia evidente a tutti la differenza di un incendio che scoppia in una stanza con pavimento di marmo, senza tende e con una scrivania in ferro con due fogli di carta sopra, rispetto all’incendio che scoppia in una stanza uguale, però foderata di parquet, decorata con tende e piena di faldoni di documenti!

E QUINDI COME SE NE ESCE?

E’ corretto fare delle stime, che possono essere più o meno mirate, di quelle che sono le caratteristiche “standard” degli arredi e “densità” di questi ultimi, nella “media” dei casi.

PURTUTTAVIA, il lettore attento e intelligente, può notare benissimo che IN QUALUNQUE MODO TU LA GIRI, un incendio ha sempre lo stesso andamento!

Se alimentato sufficientemente dall’aria, possiamo notare la solita impennata delle temperature sviluppate (900° per materiali unicamente cellulosici) (guardiamo sempre nell’ambito dei primi 60 minuti) e poi un calo di queste ultime, man mano che si “consuma” e finisce il materiale da bruciare.

INSOMMA IN NESSUN CASO MAI STUDIATO NEL MONDO, appiccando il fuoco ad una normale stanza di ufficio, LE FIAMME SVILUPPATE NON SUPERANO AD ESEMPIO I 400°!!

LA CARTA E IL LEGNO BRUCIANDO PRODUCONO CALORI INTORNO AI 900° FIN DA QUASI SUBITO!
LA PLASTICA ARRIVA ADDIRITTURA OLTRE I 1500!

NEL CASO DELLE TT, A PEGGIORARE DI MOLTISSIMO LE CONDIZIONI AMBIENTALI, ERA PRESENTE ANCHE UNA DISCRETA QUANTITA’ DI CHEROSENE AVIO!!

A più tardi ciao!

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