Re: Temperature all'interno delle torri e comportamento dell'acciaio in generale

Inviato da  piedone70 il 19/7/2013 9:22:52
Andiamo avanti…

E adesso viene il bello…

Infatti, l’anno scorso dall’alto della mia ignoranza chiedevo umilmente ad uno di voi quale fosse secondo lui la temperatura che si sviluppa durante un incendio.
Infatti la tesi che và per la maggiore in questo sito è che le temperature non siano state sufficientemente elevate (a tal proposito il buon decalagon mi ha pure linkato il video sulle immagini termografiche…)

Io dalla mia esperienza personale e dall’intuito direi che la fiamma di un incendio sviluppa un calore della Madonna! Ma quanto calore, quanti gradi di preciso e in che tempi?

Ci sarà ben qualcuno che avrà provato qualche volta a misurarla, in base al materiale che alimenta l’incendio, in base al volume degli ambienti dove si sviluppa, in base al tempo di durata, e così via…

Certo che c’è belin!

http://imageshack.us/photo/my-images/194/rqtu.png/

Queste SONO le temperature nel tempo che si sviluppano in un qualunque incendio “civile”, ovvero che si sviluppano in un qualunque ambiente domestico o ufficio di normali dimensioni e volumetria, alimentate dal materiale degli arredi normali che si trovano lì presenti.
Oh, normalmente non c’è nessuno col termometro che misura precisamente il singolo grado!, né tantomeno chi col cronometro sta attento se quei gradi sono saliti in quel minuto o nel successivo, tuttavia l’esperienza mondiale dice che normalmente un incendio si comporta in quel modo.

I laboratori di cui ho parlato prima, tra cui di sicuro lavorano dei piromani, si sono divertiti in lungo e in largo ad accendere fuochi e a misurarne dettagliatamente le conseguenze, con tutti i metodi scientifici conosciuti.

Ed hanno prodotto la ISO 834 e tutte le successive integrazioni e completamenti belinasso, non l’ho mica detto io!!

E’ anche interessante osservare la linea rossa, che indica “l’andamento” di un fuoco in presenza di idrocarburi. Come facilmente intuibile, si ha una maggiore potenza calorifica e più veloce rispetto ad un incendio di moquette e scrivanie. Ma loro l’han dimostrato con misurazioni effettive e precise.

Guardando le curve ahimè, si può notare che solo dopo 15 minuti dall’inizio delle fiamme la temperatura è già di 750° nell’incendio domestico, mentre di circa 1070° in quello alimentato da idrocarburi (forse il cherosene avio è anche uno degli idrocarburi più bastardi, rispetto alla benzina ed al gasolio)

Lo studio e l’analisi di quelle curve serve proprio per calcolare quanto tempo possono resistere i materiali in presenza del fuoco, e che tipo di isolamento fornire per garantire un minimo di possibilità agli occupanti di poter organizzarsi e scappare, oppure di essere raggiunti in tempo dagli addetti allo spegnimento, oppure per dimensionare gli impianti antincendio.

Se pian pianino iniziamo ad incrociare dei dati, possiamo notare leggermente che l’incendio avvenuto nelle torri gemelle è durato 50 minuti in un caso e oltre 90 minuti nell’altro
Abbiamo visto che temperature si raggiungono e in quanto tempo, in un incendio “da ufficio”.
Sappiamo che tutto è aggravato dalla presenza di idrocarburi, notare la verticalità del grafico (1100 gradi dopo soli 25 minuti!)…
Sappiamo che l’acciaio intorno ai 500° cambia moltissimo (diciamo dimezza) la sua resistenza ai carichi.
Sappiamo tuttavia che l’acciaio viene “protetto” da materiale isolante per “allungare” il periodo di resistenza e nelle torri lo era, con un sistema allo stato dell’arte per quell’epoca.
Sappiamo che l’impatto e lo strisciamentto dell’aereo ha inevitabilmente portato al distacco di parte di quel rivestimento (guardare tutte le foto, si vede l’arancione delle colonne, mentre per l’interno non abbiamo foto, ma non si capisce per quale motivo dovrebbe essersi staccato il rivestimento solo delle colonne esterne) (nota che la vernice protettiva, non garantisce all’acciaio tutta quella protezione antincendio che invece era fornita dal gesso, cemento, vermiculite, ecc) (altrimenti perché avrebbero ricoperto TUTTE le parti in acciaio con quei materiali? Oltretutto per rispettare gli standard normativi del periodo!)
Sappiamo che l’impianto antincendio non ha potuto funzionare né per come è stato calcolato né per come è stato progettato, avendo gli impatti lesionato materialmente parte o tutte le tubazioni che portavano l’acqua ai diversi piani interessati.

MA ALLORA, detto, argomentato e dimostrato tutto ciò, risulta così poco probabile che le torri abbiano iniziato a collassare per i motivi appena detti?

Oh, che nessuno dica che non ho apportato argomenti su cui dibattere, è che mi ci andava un po’ di tempo belin.

Scusate la lunghezza ma era necessaria.

Saluti a tutti, ciao!!

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=4&topic_id=7462&post_id=237907