Re: metallo fuso ...altra prova da 16 tons?

Inviato da  Paulo il 26/3/2006 15:00:41
Non hai da scusarti, Emanuela. Anzi, è molto importane conoscere come il problema viene visto da chi non fa parte di un ambiente "ingegneristico". La consapevolezza della truffa del WTC deve raggiungere tutti, purché dotati di onestà intellettuale, di buinsenso e di cultura comune.
http://villagevoice.com/news/0608,murphy,72254,6.html
Hai, inoltre spirito di osservazione e capacità di cogliere le similitudini. Ottima l'oservazione che le temperature ai 3 "ground zero" dopo il crollo sono dello stessso ordine di grandezza. Sembrerebbe una contraddizione con le diverse altezze dei tre edifici, ma non lo è. Ammesso, in via di approssimazione, che i 3 edidifici avessero la stessa base le loro energie poteziali gravitazionali sarebbero proporzionali alle altezze, ovvero circa il doppio per le WTC 1 e 2 rispetto alla WTC. Ma se l'energia potenziale liberatasi al momento dello schianto è doppia, è pure doppia la massa delle WTC 1 e 2 rispetto a quella della WTC 7. Quindi se l'energia e la massa raddoppiano entrambe la temperatura rimane uguale.
Questo non significa che la temperature massime lette 5 gg dopo derivino dalla trasformazione in calore dell'energia potenziale. Questi punti caldi sono masse in via di raffreddamento di acciaio fuso (e forse condensato), una temperatura così alta, ma così concentrata, da non poter essere raggiunta che con apporti diversi di energia ed in maniera tanto rapida da poter alzare la temperatura prima che il calore si diffonda e nella massa dell'acciaio e nell'atmosfera circostante. La fusione dell'accio delle struttura portanti è la causa ed crollo e non la conseguenza.
Che l'energia gravitazionale non possa aver fuso l'acciaio prima del crollo mi appare intuitivo, ma nemmeno dopo, visto la concentrazione della temperatura in alcuni punti.
Rimane, invece, da capire quali possano essere stati i mezzi impiegati. Il prof. Jones, prudentemente, parla di un uso combinato, con modalità da determinare, di thermite (di cui si sa esiste una variante militare, non commerciata, capace di rilasciare l'energia termica di cui è capace in tempi più rapidi e, quindi, di raggiungere temperature ancor più elevate) e di esplosivi ad alto potenziale. L'anonimo "esperto militare" (provocatore?) "finlandese" (di nazionalità, ma cittadino russo?) sostiene, invece, l'uso di ordigni termonucleari miniaturizzati.
Proprio perché su questo puto non ci capisco nulla (non distinguo tra bomba all'idrogreno da altri tipi!) ritengo che l'ipotesi non vada scartata a priori. In questo caso occorre dedurre che le bambe H siano state 3, negli edifici 1, 2 e 7 del WTC e non in altri edifici, come sostiene il "finlandese".

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