Re: metallo fuso ...altra prova da 16 tons?

Inviato da  Paulo il 17/3/2006 21:46:37
Citazione:
Ora l'ipotesi di Jones è che sono stati usati esplosivi di alto potenziale quali la thermite,HDX o RDX.Quello che trancia o taglia l'aciaio non è il calore sviluppato dal esplosivo ma la pressione,la tremenda esplosione sviluppata.Il calore è una conseguenza di questa (ed è anche abbastanza ovvio).Nel caso della thermite è più evidente dovuto a la reazione chimica che provoca.


Quello che è sicuro (parlando del WTC 7) è che a buttarlo giù non è stato né l'impatto con gli aerei , né i "milioni di galloni" di kerosene.
Per forza è stato usato l'esplosivo. "Desert News" aveva usato il termine generico "bombs". Non credo spetti né a noi, né a Jones, né convenga a nessuno mettersi a congetturare del tipo di "bombs". Jones ha voluto dire che la cosa è possibile, per esempio, con la thermite o con una miscela di thermite ed altri esplosivi.
La presenza di thermite non è, forse, indispensabile per fare implodere un edificio, ma ad essa inducono a pensare i punti caldi, fino all'acciaio fuso, tra le macerie. Questa alta temperatura non può venire dall'impatto delle macerie, ma solo da un agente estraneo all'edificio, quale può essere solo la thermite, capace di giungere ai 2000°C ed in grado di dare l'apporto di tutte le calorie necessarie per la trasformazione di sufficiente quantità d'acciaio dallo stato solido allo stato liquido (calore latente di fusione). Jones è arrivato perfino a dire che la quantità della thermite eventualmente necessaria potrebbe essere stata portata da con lo zaino da 10 persone con 10 corse su per il grattacielo. Non ha escluso, tuttavia l'impiego di altri esplosivi, che non hanno la capacità della thermite di innalzare la temperatura e produrre calore, ma che possono altrettanto bene spezzare localmente le strutture metalliche creando una dirompente "onda d'urto". In pratica l'eplosivo si decompne liberando una certa quantità di energia istantaneamente (non velocemente, ma istantaneamente) creando delle disontinuità nello stato (pressione e temperatura) del mezzo circostante (aria o il metallo stesso). Questa variazione istantanea dello stato di un materiale solido ha effetti dirompenti sulla sua integrità fisica. RDX e HMX avrbbero potuto, se sapientemente posizionati, far implodere l'edificio, ma non avrebbero prodotto metallo fuso.
È nell'ordine del possibile e questo di deve bastare.
Jones, inoltre, molto scientificamente, non pretende di arrivare a conclusioni che potrebbero essere contestate, ma chiede l'istituzione di una commissione indipendente per esaminare il caso.
Se la commissione ci fosse, non dovrebbe essere difficile arrivare a conclusioni definitive convincenti. La demolizione controllata, infatti, è un business estremamente sofisticato ed in mano di pochissime organizzazioni sulla faccia del pianeta. Loro sanno già di quanta thermite, di quanto RDX o quanto cos'altro ci sarebbe stato bisogno per buttare giu quell'edifico. Anzi, è stato sicuramente qualcuno di loro ed anche chi non è stato sa chi è stato, ma non ha alcun interesse a venirlo raccontare. Se ci fosse una commissione dotata di adeguati poteri di indagine, invece, le cose potrebbero cambiare.
Occore, però, focalizzarsi dove più è evidente la necessità di indagare e la WTC 7 per prima, non fosse altro perché è stata fino a qui ignorata nei report ufficiali.

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