Re: metallo fuso ...altra prova da 16 tons?

Inviato da  Jck il 16/3/2006 16:01:45
Ok rigel,

giornata nuova approccio più tranquillo, vuoi?

Oggi, però, ho veramente poco tempo quindi non sarò in grado di venirti dietro allo stesso ritmo di ieri.


Citazione:

4 milioni di joule sono sufficenti per fondere 15kg di ferro (non sono riuscito a trovare il valore in acciaio per ora)


Ed io non metto assolutamente in dubbio questo dato. Mi fido ciecamente delle tue capacità di ricerca. Però occorre aggiungere che che quell'energia deve essere energia termica che viene fornita direttamente al ferro. L'energia meccanica (potenziale e/o cinetica) non fonde una trave di acciaio. Al massimo la riscalda fintanto che questa non si rompe. Una volta che una trave si rompe, non riceve più sollecitazioni e comincia a raffreddarsi.

Citazione:
forse non mi hai letto ma ti ripeto che durante la caduta la maggiorparte dell'energia cinetaca doveva ancora sfogarsi è normale che il metallo si sia comportato in modo elastico


Esatto. E fino a quel momento l'acciaio, lavorando a regime elestico, non si è riscaldato. Ha semplicemente continuato a fare il suo dovere: resistere alle sollecitazioni immagazzinando e rilasciando energia elastica, a seconda della dinamica delle onde elastiche di compressione e di trazione che gli arrivavano via via che il crollo procedeva.

Citazione:
bisogna invece vedere alla fine della caduta, cosa è successo al metallo alla base che si è beccato l'afflusso + poderoso di energia

Giusto, bisogna vedere esattamente questo. Secondo me, se la versione ufficiale è vera, questo è quello che è successo.

Una trave, così come un pilastro, è un elemento strutturale che riceve sollecitazioni fintanto che fa parte di una struttura. Appena un elemento strutturale si rompe a causa, ad esempio, di un notevole impulso di energia meccanica, questa smette di essere sollecitata. Si rompe e, in conseguenza di ciò, diventa un pezzo di acciaio come tanti altri. Se si è riscaldato lo ha fatto nell'intervallo di tempo che è intercorso tra l'istante in cui ha perso la sua caratteristica di elasticità e l'istante in cui si è rotto. In questo breve intervallo si sarà sicuramente riscaldato ma di fusione non si può certo parlare. Più di un certo limite una trave di acciaio non è in grado di assorbire energia. Se gliene arriva di più non la può assorbire. Si rompe prima.

Citazione:
riguardo alla tua obiezione sull'aria interna al grattacielo, posso accettarla però vorrei farti notare che anche se queste correnti d'aria sarebbero generate a spese dell'energia potenziale dell'edificio l'efficenza energetica è tutta da stimare, cioe:

il tipo ha calcolato che tramite la spinta termodinamica per spiegare quella nube serve molte volte + energia di quella potenziale

ok, però altri metodi di diffusione possono essere più efficenti non ti pare? prima di dire "lui ha ragione" bisognerebbe studiare con che bilancio energetico si può giustificare quella nube prendendo in esame oltre alla spinta termodinamica anche i vortici d'aria generati dalla caduta


Mi va bene anche quest'ultima tua obiezione sulle possibili altre tipologie più efficienti di diffusione. Io, però, non ho idee. Hai qualche proposta?

Saluti

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