Re: metallo fuso ...altra prova da 16 tons?

Inviato da  Jck il 15/3/2006 17:16:35
Rigel, vedi che il mio barattolo di marmellata non l'ha presa tanto bene che gli hai dato del bugiardo. Mi ha detto di dirti che con te non ci parla più.


Scherzi a parte, vedo che il tuo atteggiamento è quello di mettere in dubbio le affermazioni che non ti convincono senza andare a cercare il benché minimo riscontro. Converrai, spero, che non è questo un buon modo di portare avanti la discussione. Quando qualcuno spende parte del proprio tempo per argomentare le proprie affermazioni, poi non la prende bene quando queste vengono liquidate velocemente con frasi del tipo: "sono tutte fandonie". Nella migliore delle ipotesi, se è una persona mite, comincia ad ignorarti.

Tu vuoi sapere cosa è l'energia di polverizzazione? Credevo che non fosse necessario doverla definire tant'è semplice e intuitiva la sua definizione. E' l'energia che è necessaria per trasformare un corpo coeso quale quello rappresentato, nel nostro caso, da blocchi compatti di calcestruzzo, in polvere finissima del diametro di pochi micron. E non è poca. Già il solo computo dell'energia che è stata necessaria per polverizzare tutto quel calcestruzzo (ma anche sedie, scrivanie, armadi, computers, stampanti, fotocopiatori, telefoni, etc etc) e spanderlo per tutta Manhattan sud va oltre l'enegia gravitazionale posseduta da entrambe le torri.

Poi vuoi sapere che fine ha fatto l'enegia cinetica dei detriti caduti al suolo. Ti rassicuro subito: non è sparita dall'universo. Si è trasferita al suolo mantenendo intatta la sua natura di energia meccanica producendo onde sismiche che, per radiazione, l'hanno trasportata altrove. L'energia potenziale gravitazionale, l'energia potenziale elastica e l'energia cinetica fanno tutte parte della stessa categoria energetica (energia meccanica) per l'elevato grado di convertibilità (elevato ma non pari ad 1) che hanno l'una rispetto all'altra anche in presenza di forze non conservative.

Non riesco poi quasi a capacitarmi di come tu possa arrivare negare l'esistenza dell'energia di rottura. Ti cito: "l'energia di rottura dei vincoli...maddai qui non stiamo parlando di sompere una molecola quando spacchi una roccia non gli sfai fornendo energia non è che una roccia spaccata ha immagazzinata + energia di una roccia sana". Ma sei serio? Spero di no perché se lo fossi davvero verrebbero a mancare i presupposti di una discussione razionale. Una roccia sana rimane sana indefinitamente nel tempo fintanto che qualcuno o qualcosa non compia un lavoro su di essa, spendendo energia, per spaccarla.

Mentre scrivevo c'è stata la risposta di Ashoka e la replica di rigel che, in parte, hanno superato il filo del discorso che stavo seguendo. Aggiungo quindi quest'altro pezzo:

Rigel, l'energia necessaria a polverizzare il contenuto dell'edificio, nonché a disgregare la sua struttura portante, come dici correttamente, alla fine sarà "degenerata" in energia termica, ma questa è energia che a quel punto è divenuta inutilizabile perché è andata a riscaldare l'aria. Non puoi farla rientrare in gioco a tuo piacimento mettemdola dove più ti fa comodo. Così facendo violi il secondo principio della termodinamica. E' lo stesso discorso che facevo prima sul fatto che non è possibile estrarre vantaggiosamente energia termica dal mare pur essendocene una quantità elevatissima.

Questo è il link all'articolo cui ho fatto prima riferimento. Mi limito qui solamente a postare le conclusioni:

"The amount of energy required to expand the North Tower's dust cloud was many times the entire potential energy of the tower's elevated mass due to gravity. The over 10-fold disparity between the most conservative estimate and the gravitational energy is not easily dismissed as reflecting uncertainties in quantitative assessments.

The official explanation that the Twin Tower collapses were gravity-driven events appears insufficient to account for the documented energy flows. "


Buona lettura.

Ora, però, vorrei tornare un attimo all'apertura semiseria di questo post.

Per replicare alle tue affermazioni, io impiego del tempo. E' un tempo che mi è necessario per riempire le mie risposte di contenuti che non siano "vaporosi". E' soprattutto una questione di rispetto nei confronti del mio interlocutore. Se poi, però, mi accorgo che i miei post vengono "liquidati" velocemente con argomentazioni spesso fondate solo dal suo intuito (mi riferisco anche alla percentuale dello 0.001% che hai fornito, così, "ad occhio"), allora non vedo alcuna ragione per continuare a investire tempo prezioso in un dialogo che nulla ha di costruttivo. Pensa solo ad una cosa: che cosa succederebbe se tutti, a partire di questo momento, cominciassimo a fornire dati "ad muzzum" adducendo come loro unica giustificazione quella che, secondo noi, sono verosimili?

Cordiali Saluti

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