Re: Una tesi alternativa...

Inviato da  sigmatau il 14/3/2008 10:52:16
Ragazzi
prima di cominciare l’esame dello scritto di Fenstermacher…

http://www.princeton.edu/~globsec/publications/pdf/1_3-4Fenstermacher.pdf

… una osservazione per nulla marginale: la data di stesura è il 1990, ossia 18 anni fa e 11 anni prima dell’11 settembre… aggiungere che non sono descritti i progressi avvenuti in questo campo prima degli eventi che hanno sconvolto l’iinzio del ventunesimo secolo mi pare decisamente superfluo!…

Precisato questo, iniziamo l’analisi con le due frasi citate dall’autore nella ‘presentazione’ del lavoro, assai importanti nell’ambito del contesto che stiamo trattando…

La ragione primaria per la quale abbiamo perseguito lo sviluppo di armi nucleari ad energia diretta è stato il desiderio di conoscere la capacità dei sovietici di costruire e dispiegare armi di questo tipo, cosa che avrebbe messo in serio rischio il potenziale deterrente e i futuri sistemi di difesa degli Stati Uniti [John S. Herrington, ex-Segretario all’Energia]

Non vi è possibile certezza riguardo al fatto che un eventuale bando totale degli esperimenti avrebbe ostacolato lo sviluppo di nuovi tipi di armi nucleari da parte dei sovietici, cosa invece sicura nel caso di un bando unilaterale da parte degli Stati Uniti [Donald Kerr, ex-Direttore del National Laboratory di Los Alamos]

Le ‘giustificazioni’ addotte dai due eminenti personaggi ricordano in qualche modo ‘giustificazione’ per decenni tanto conclamata riguardo alla decisione presa negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’40 di dare corso allo sviluppo della bomba atomica [Progetto Manhattan]: non si voleva correre il rischio che il solo Hitler finisse in possesso di tale decisiva arma. Ammesso [ma non concesso…] che tale ‘motivazione’ possa avere una qualche valenza, è difficile comprendere la successiva decisione di usare le armi nucleari contro l’ormai sconfitto Giappone tre mesi dopo che Hitler si era suicidato e la ‘minaccia contro l’Umanità’ che egli rappresentava era definitivamente cessata. Lo sviluppo delle armi nucleari di terza generazione [le armi nucleari di seconda generazione furono sviluppate tra gli anni ’70 e gli anni ’80 e sono designate ancora oggi con il termine ‘bomba al neutrone’, come pure le armi nucleari di terza generazione sono designate comunemente con il termine di ‘armi spaziali’ … ] è sempre stato presentato come strumento di difesa, addirittura come ‘l’arma che avrebbe disinnescato per sempre il rischio della guerra nucleare’. Per chi non è proprio uno sprovveduto è evidente la ipocrisia che si nasconde dietro una ‘immagine di facciata’ del genere. In realtà lo sviluppo delle armi di terza generazione rappresenta la condanna a morte della ‘strategia dell’equilibrio del terrore’, ossia l’unica vera garanzia di pace che per mezzo secolo ha scongiurato un ’olocausto nucleare’. A parte questa considerazione che in un certo senso possiamo ritenere ‘ovvia’ , alcuni ‘dubbi irrisolti’ legano in qualche modo le armi nucleari ‘primitive’ della prima generazione con le ‘armi del futuro’ di terza generazione. Mentre sappiamo tutti che le prime hanno avuto il loro ‘battesimo di fuoco’ nell’agosto del ’45 e a farne le spese sono stati gli abitanti di Hiroshima e Nagasaki, che cosa si può dire al riguardo delle seconde?… vi è stato anche per esse il ‘battesimo di fuoco’ e in quali circostanze?… augurandomi di non essere giudicato ‘presuntuoso’ e chiarendo da subito che ignorerò nella maniera più assoluta eventuali ‘osservazioni’ al riguardo da parte [rimosso] … , cercherò prossimamente di dare risposta a questi e altri quesiti irrisolti…

saluti!…

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... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78[

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