Re: Una tesi alternativa...

Inviato da  sigmatau il 5/12/2007 11:42:34
Ragazzi
oggi parliamo un poco di ‘ordigni nucleari miniaturizzati’… giusto per capire che cosa sono e nulla di più… e tenendo conto che si tratta comunque di armi nucleari e quindi il reperimento di informazioni su di esse è impresa alquanto 'ardua'…

Diciamo per prima cosa che il termine tecnico per tali ‘dispositivi’ già ci fa intravedere l’impiego per essi è previsto: SpecialAtomic Demolition Munition [SADM]. Per saperne qualcosina andiamo sul seguente sito di ‘informazione corretta’ [ …]e vediamo che c’è scritto…

http://en.wikipedia.org/wiki/Special_Atomic_Demolition_Munition


The Special Atomic Demolition Munition [SADM] was a United States Navy and Marines project that was demonstrated as feasible in the mid-to-late 1960s, but was never used. The project, which involved a small nuclear weapon, was designed to allow one individual to parachute from any type of aircraft carrying the weapon package and place it in a harbor or other strategic location that could be accessed from the sea. Another parachutist without a weapon package would follow the first to provide support as needed. The two-man team would place the weapon package in the target location, set the timer, and swim out into the ocean where they would be retrieved by a submarine or a high-speed surface water craft. The parachute jumps and the retrieval procedures were practiced extensively. In the 1950s and 1960s, the United States developed several different types of lightweight nuclear devices. The main one was the W54, a cylinder 40 by 60 centimeters that weighed 68 kilograms [the warhead was a variation of one developed for the Davy Crockett nuclear recoilless rifle]. It was fired by a mechanical timer and had a variable yield [‘dial-a-yield’] equivalent to between 10 tons and 1 kiloton of TNT. 300 SADMs were assembled and remained in the US arsenal until 1989…

Dunque, dunque… Per prima cosa si capisce che di tratta di un ‘oggetto’ destinato ad un impiego ben preciso: la demolizione di infrastrutture. Il successivo punto importante è il fatto che la posa in opera e l’attivazione necessita di due soli uomini e di un tempo assai limitato. E’ evidente a questo punto il vantaggio [dal punto di vista militare s’intende…] di tale tipo di ‘demolizioni’ rispetto a quelle più ‘tradizionali’ basate su esplosivi chimici. La demolizione di una struttura di grandi dimensioni con l’impiego di questi ultimi infatti richiede la posa in opera di decine o magari centinaia di cariche in posizioni opportune, ciò che richiede un gran numero di soldati e un considerevole lasso di tempo. Se si considera poi che di norma operazioni di questo tipo devono essere pianificate anche tenendo conto della presenza del nemico e della sua eventuale reazione, appaiono del tutto chiari i vantaggi legate all’impiego delle SADM. Due ‘soldatini’ altro non hanno da fare che posizionare l’oggetto che vedete qui sotto…




… attivare il timer e filarsela via… questione dunque di pochi minuti… Già quel poco che abbiamo visto dunque ci consente di fare una considerazione ovvia ma essenziale. Se supponiamo che il ‘crollo’ delle Twin Towers e dell’Edificio 7 sia stato conseguenza di demolizione pianificata, quasi certamente sono stati usati dispositivi SADM. Questo per la semplice ragione che è da supporre che la posa di centinaia di cariche esplosive e dei cavi di collegamento per il comando a distanza delle esplosioni non avrebbe potuto ragionevolmente essere effettuata senza che nessuno lo notasse

Dalla lettura di Wikipedia apprendiamo poi altri dati interessanti. Uno di essi è il range di potenza di questo genere di ordigni. Veniamo così a sapere che detto range è compreso tra .01 e 1 kilotone, ossia tra le dieci e le mille tonnellate di TNT. Dai ‘dati sismici’ rilevati durante il crollo della ‘Torre nord’ si è stati in grando di stimare la potenza dell’ipotetico ordigno che da demolito l’edificio: quaranta tonnellate di TNT. Si tratta di una potenza esplosiva che abbiamo definito ‘modesta’ ma ora sappiamo che rientra nel range dei dispositivi SADM

Ultima cosa che veniamo a sapere è in un certo senso un poco ‘disarmante’: questo genere di dispositivi non sono più presenti nell’arsenale Usa dal 1989, vale a dire da 18 anni. Certo non si può pretendere di poter reperire su Wikipedia dati relativi alle ultime generazioni di armi nucleari… questo è ovvio. Ciò non ostante ora abbiamo le informazioni che ci servono per proseguire nella ricerca… mai dire mai ragazzi!…

saluti!…

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... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78

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