Re: Instabilità carico di punta

Inviato da  Max_Piano il 2/11/2006 10:18:05
Citazione:
infatti la pressione distrugge solo il cemento, quello delle solette e quello che c’è intorno alle colonne portanti.


Falso: non c'è alcuna prova che nel core ci fosse del cemento, se non un po' di calcestruzzo leggero attorno alle trombe degli ascensori per motivi poco più che "estetici".

Citazione:
Le colonne stesse ovviamente non le distrugge. Esse collassano per carico di punta quando vengono colpite dal troncone sommitale.


Falso: diversi video e fotografie mostrano - ben visibile - il core rimasto in piedi dopo il collasso dell'edificio.

Citazione:
Infatti, stando ai dati FEMA, la massa di un piano è un po’ meno di 2000 tonnellate, e di queste solo meno di 500 sono di acciaio. Quasi tutto il resto è cemento.


Cemento superleggero che volerà in cielo a formare grosse nuvole prima, e una nevicata tossica dopo: altro che travolgere i piani sottostanti per caduta.
Ti rendi almeno conto delle implicazioni di questo dato?

Citazione:
In verità poi non è così scontato che il tuo dato sia corretto, perché ho trovato per lo spessore delle solette delle torri gemelle valori che vanno da 10 cm fino a 30 cm.


Infatti ho detto 20-30 cm per venirti incontro ma credo che avrei dovuto dire 10-20 perchè 30 cm di soletta mi pare esagerato (sotto la soletta avevamo comunque un piano in acciaio zigrinato).

Citazione:
Quindi la massa del core, tra acciaio e cemento, è per lo meno uguale alla massa dei piani, e potrebbe essere abbastanza maggiore.
Ma non è solo per questo che è sbagliato trascurare il core nel modellizzare la torre e le sua modalità di collasso. Mi sembra ovvio che per studiarne il collasso si deve partire dalla struttura portante, non dalla struttura portata!


Appunto per fare un calcolo iperconservativo che ho considerato tutta la massa del cemento e del core impattante contro i piani sottostanti al fine di massimizzare oltre ogni ragionevole limite la potenza degli impatti.
E' chiaro che nè il core nè gran parte del cemento sui piani sembra aver partecipato alla distruzione: ciò avrebbe dovuto rendere il collasso molto più lento se non impossibile!

Citazione:
Dunque la poltiglia di detriti è composta per tre quarti di polvere di cemento e per un quarto (in peso) di tronconi di trave di acciaio. In volume il rapporto diventa 12:1 perché l’acciaio è 4 volte più denso del cemento.


E' meglio prendersi in testa un chilo di polvere, o una sbarra da un chilo di acciaio?

Citazione:
come vedi sbagli, sia perché le travi, in volume, sono circa il 10% dei detriti


Cosa centra il volume? Ciò che crea distruzione è il peso di un oggetto. Anzi se un oggetto è sufficientemente leggero, in presenza di aria, può galleggiare - cosa in effetti vista con la nube di polvere.
I detriti pesanti invece, proprio perchè compatti, sono caduti alla velocità dei gravi, esternamente alla torre e in parte al suo interno.

A ulteriore prova abbiamo i danni "a buchi" prodotti sugli edifici sottostanti (WTC3, 5, 6,): i buchi rappresentano ognuno un grosso frammento di acciaio.
Anzi la pressione da impatto di questi detriti è talmente forte che non solo creano distruzione ma "bucano" le strutture anzichè trasferire quantità di moto. Passano attraverso. E' il caso per esempio del Banker Trust o del WTC3: tagliati in senso verticale ma senza subire collassi globali.

Citazione:
Quando si rompono gli spezzoni sono soggetti a forze orizzontali sia dovute alle modalità di rottura (per carico di punta), sia dovute al gradiente di pressione nel cuscino di poltiglia.


Certo che la tua "teoria" è davvero bizzarra.
Ma se fosse vera:
perchè il fronte di distruzione avrebbe dovuto accelerare verso il basso anzichè venire rallentato da questo ciclo di compressione, scarico laterale e proseguimento del collasso? Perchè avrebbe dovuto accelerarlo anzichè rallenarlo?
Ovviamente ora mi risponderai che

"E' così. Punto"


Citazione:
Non ci vuole un “rocket scientist” per valutare che l’eiezione è possibile.


E ci vuole ancora meno per capire che un sacco di polvere svuotata sul pavimento non produce danni ma una sbarra di diversi chili ti spacca tutte le piastrelle.

Del resto mentre una sbarra subisce un attrito viscoso praticamente nullo (a causa della densità) il cemento polverizzato subisce un attrito tale da mettersi addirittura a galleggiare! Altro che fare danni!

Al momento dell'impatto sul pavimento infatti, oltre a possedere una energia meccanica inferiore (ceduta all'aria), attacca la struttura su una superficie e un volume maggiore riducendo quindi sia la pressione che l'impulso.

Una sbarra di acciaio al contrario, idealmente, concentra la sua energia in un punto infinitesimo creando una pressione altissima. Sarà forse questo il motivo per cui le pallottole e le frecce hanno una forma a punta?

L'allargamento della nube di polvere attorno al fronte di collasso dimostra quanta poca inerzia possedesse la massa polverizzata che si è scaricata lateralmente, non verticalmente.

I furiosi vortici creatisi dall'avanzamento della struttura nell'aria suggerisono che una grossa quantità di energia deve essere stata dissipata nel fenomeno.
Non certo "creata" o "moltiplicata".

Eppure

anche considerando che il cemento abbia impattato all'unisono con lo stesso vigore dell'acciaio più denso - quale enorme favore alla VU che facciamo! - le torri sarebbero dovute crollare più lentamente.

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