Re: Instabilità carico di punta

Inviato da  Max_Piano il 4/10/2006 10:47:33
Che l'instabilità di carico di punta possa essersi verificata localmente, innescando il crollo, non vi è dubbio; per la torre sud il carico sulle colonne è finito per essere talmente asimmetrico da causare la "rotazione sghimbescia" momentanea del troncone sommitale.
Ma non vedo come questo fenomeno, non impulsivo, debba essersi riprodotto anche durante il collasso dove i fenomeni di rottura (caotici e impulsivi) sono stati la componente principale.

Inoltre, se il modello proposto è corretto, scopriamo una cosa sorprendente: ridurre a zero la resistenza di carico delle colonne portanti di un edificio riduce la velocità di un eventuale collasso.

Oppure

Estrarre i parametri costruttivi dall'analisi del tempo di caduta reale è poco affidabile perchè l'intero modello diventa circolare: se le torri fossero davvero state minate, ciò che si estrae è un modello matematico equivalente per stimare la velocità di collasso di un edificio abbattutto tramite un "dirty pull".

Come è possibile allora stablire se le torri siano crollate troppo velocemente se il tempo è stato calcolato da un modello dedotto dal tempo di caduta effettivo?

Quel famoso "GJ/piano" di energia necessaria alla distruzione tiene già conto dell'eventuale uso di esplosivi poichè è stato dedotto dal tempo di collasso reale della torre sud!
Ci stupiamo poco, a questo punto, se per la torre nord prevediamo a priori un tempo di caduta compatibile con quello reale: stiamo solo chiudendo un cerchio ma non siamo mai andati da nessuna parte! Al più possiamo concludere che i due collassi sono, da un punto di vista temporale, compatibili tra loro nel senso che, presumibilmente, sono riconducibili allo stesso fenomeno (qualunque esso sia).

Diverso sarebbe ricavare i parametri del modello equivalente da un collasso davvero naturale MA nessuno, fin'ora, ne ha ancora visto uno!

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