Re: Instabilità da carico di punta

Inviato da  manalive il 25/9/2006 11:09:33
Pincopallo,
noto un leggero miglioramento nel tuo atteggiamento, per cui mi avventuro a risponderti ancora una volta, caso mai questo preludesse ad un tuo rientro nella normalità delle relazioni umane, che senz’altro auspico senza remore.

Ribadisco quindi un fatto che mi sembra ti sia sfuggito, anche se pensavo fosse chiaro dal mio discorso, e cioè che il punto importante della mia analisi è il suggerimento che il ritardo nei crolli sia dovuto alla lenta propagazione del calore lungo le colonne di acciaio, che avrebbe così causato la graduale deformazione delle torri per l’asimmetria degli effetti termici di allungamento. Queste distorsioni avrebbero lentamente e progressivamente aumentato il disassamento del carico e/o la torsione del pilastro centrale portante (il core) finché ad un certo punto, superata la soglia, la struttura avrebbe ceduto e sarebbe collassata per carico di punta.

Il resto sono calcoletti, semplificati a volte anche in modo brutale, fatti solo per dare un’idea degli ordini di grandezza dei fenomeni.

Forse per la torre nord l’esempio fatto non è tanto lontano dal vero, essendo che la sommità si è piegata leggermente verso sud prima del collasso, che è proprio quello che prevede il mio esempio.

Per la torre sud il problema è probabilmente più complicato per il fatto che è ragionevole credere al NIST sull'ipotesi che alcune colonne fossero tranciate nell’angolo sud-est del core. Probabilmente la rotazione osservata è da ascriversi a questo. E sicuramente la maggior massa del carico sommitale ha contribuito a sveltire il collasso. Tuttavia anche qui c’è stato un ritardo di circa un’ora, che mi sembra spiegabile con l’ipotesi che ho avanzato della lenta propagazione di un riscaldamento asimmetrico delle colonne portanti. Peraltro, quanto ai dettagli dell’asimmetria, qui mi sembra più difficile fare delle ipotesi, visto che l’aereo è penetrato più invasivamente nel core, e quindi non mi disturba più di tanto notare che la sommità non si è piegata verso nord ma verso est.

Purtroppo nel rapporto del NIST non ho trovato traccia, come ho detto, delle proprietà termofisiche dell’acciaio delle colonne, che invece hanno caratterizzato per altri aspetti. Certamente la conducibilità termica sarà superiore a quella dell’acciaio inox, ma di quanto? Gli acciai vanno da meno di 20 a più di 60 W/mK di conducibilità, quindi in mancanza di indicazioni l’incertezza nella determinazione della probabile velocità di propagazione del calore lungo le colonne può essere facimente del 100% (cioè dalla metà al doppio).

Questa velocità va valutata con una simulazione perché, come saprai, non esiste una teoria soddisfacente della propagazione del calore che consenta di valutarla per mezzo di una formula, anche se alcune teorie recenti che fanno ricorso al libero cammino medio dei fononi cominciano a funzionicchiare. Una simulazione si può fare, ma occorre il dato sulla conducibilità termica.

Assumendo una velocità di qualche cm/s si può prevedere un tempo di circa un’ora per la diffusione del calore su una lunghezza di un centinaio di metri, e questo è all’incirca il tipo di ritardo con cui sono avvenuti i crolli.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=4&topic_id=2302&post_id=50971