Re: Instabilità da carico di punta

Inviato da  manalive il 22/9/2006 12:28:12
Citazione:

maxgallo ha scritto:
Ma se accettiamo il fatto che i piani al di sopra degli impatti abbiano ceduto *solo* per danni dovuti agli aerei, mi chiedo: chi ha poi innescato le carice di thermite o superthermite come faceva a sapere con esattezza quando sarebbe stato il momento di far cedere le strutture sottostanti per non "dare troppo nell'occhio".

Dunque, per innescare il crollo facendo brillare una carica esplosiva all'altezza dell'impatto dieri che è "SOLO" necessario:

1) equipaggiare ogni piano (o almeno quelli diciamo pari dentro alla zona target per l'impatto) con una carica esplosiva in grado di liberare una quantità di energia almeno comparabile con il GJ che ho stimato (dal tempo di caduta) essere necessario, come minimo, a distruggere un piano. Non sono esperto di esplosivi e di conseguenza non faccio ipotesi sulla quantità di esplosivo necessario.
2) assicurarsi che non solo l'esplosivo, ma anche le apparecchiature di innesco (fili o radioricevitori che siano), siano sicuramente in grado di funzionare ad impatto avvenuto.
3) fornire il picciotto che schiaccerà il bottone con una consolle da cui si possa scegliere il piano da mandare in frantumi e dargli istruzioni sul momento giusto (a proposito: ma perché avrebbero dovuto decidere di far crollare prima la torre che era stata colpita dopo? Forse perché hanno visto che si era piegata e avevano paura che crollasse da sola, privandoli così della soddisfazione di essere loro a decidere il momento e schiacciare il bottone?).

Invece, per assistere il crollo una volta innescato mediante una serie di esplosioni ben sincronizzate con il crollo stesso, secondo quello che si vede nei filmini, era anche necessario, in più:

1) equipaggiare TUTTA la torre (anche qui diciamo pure che magari bastava un piano sì e uno no, via) con cariche esplosive di potenza adeguata (come sopra) e di adeguati sistemi di innesco (stavolta accurati a pochi millisecondi)
2) fornire il picciotto di un computer che fosse in grado di temporizzare accuratamente gli istanti di innesco delle diciamo anche solo 50 esplosioni, ma soprattutto (e senza questo i calcoli necessari per predisporre la sincronizzazione non sono possibili)
3) avere stimato a priori con grande accuratezza il peso del tronco di torre che sarebbe crollato, l'energia necessaria per distruggere un piano della torre, e l'energia che sarebbe stata fornita dalla carica esplosiva.
Infatti, in assenza di questi dati, risulta impossibile prevedere il deficit di energia di distruzione (da aggiungere a quello dell'esplosivo) che deve essere fornito dall'energia cinetica del tronco di torre in caduta per distruggere, e di conseguenza risulta impossibile valutare l'accelerazione con cui avverrà il crollo e quindi gli istanti in cui le cariche devono esplodere.

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