Re: Esplosioni al WTC

Inviato da  Henry62 il 18/9/2006 17:26:25
Ciao Zer0,
penso tu sappia che io non condivido ipotesi alternative che ritengo campate per aria.
Detto questo, per chiarezza doverosa nei tuoi confronti, direi che tu hai centrato alcuni degli elementi che sono fra i più delicati e che da soli, ritengo, siano sufficienti a poter escludere l'ipotesi della demolizione controllata:

1) gli squibb delle demolizioni controllate sono la manifestazione verso l'esterno del picco pressorio generato dagli esplosivi collocati; come giustamente osservavi, le demolizioni non sono fatte con un colpo qui ed un colpo là, ma seguono un preciso piano, o sequenza, sia spaziale che temporale, per consentire l'implosione dell'edificio. Credo sia da sottolineare, inoltre, che nel caso delle TT e del WTC7, si sta parlando di edifici con all'interno i mobili e, soprattutto, con tutte le finestre (a meno di quelle fracassate nell'impatto o per l'incendio) ancora ben chiuse.
Ora, non vorrei esagerare, ma credo sia piuttosto chiaro a tutti che l'esplosione anche di cariche ridotte di esplosivo in un ambiente chiuso avrebbe come primo, immediato effetto, l'esplosione di tutti i vetri del piano, mentre nei filmati é del tutto evidente che questi "squibb" nascono dal cedimento di un singolo vetro. La cosa, di per sé, cozza contro ogni logica di uso di esplosivi.

2) La presenza di thermite, con o senza zolfo, avrebbe provocato delle manifestazioni visibili sia in termini di fumo che di calore irradiato assolutamente evidenti; non penso proprio che si possa pensare che la colata di poschi secondi, l'unica peraltro segnalata anche in video diversi, possa essere il testimone di uso massiccio di questa miscela incendiaria, come vorrebbero i seguaci del prof. Jones.

3) Il fumo nero non ha niente a che vedere con la presunta carenza di ossigeno, come é evidente nella combustione di derivati del petrolio e del petrolio stesso all'aria aperta; é sufficiente ricordare i cieli neri del Kuwait con i pozzi di petrolio in fiamme o il denso fumo nero che nasce bruciando i copertoni di autoveicolo, mezzo utilizzato universalmente per generare cortine di fumo nelle manifestazioni di piazza. La mancanza di comburente é invece misurabile nella creazione di monossido di carbonio nei confronti dell'anidride carbonica.

Ciao

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