Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

Inviato da  Henry62 il 25/7/2006 17:32:39
Ciao Lestaat,
scusami se posso sembrare irritante, ma non é mia intenzione esserlo.
Comunque, la storia italiana non ha niente a che vedere col crollo dell TT; posso condividere le tue opinioni, ma sono appunto opinioni.
Se mi chiedi se il crollo delle TT poteva essere avvenuto anche secondo quanto ci racconta la VU, la mia risposta é si, mentre la tua é no.
Questo é il problema, quindi non sono io a porre il problema, ma sei tu che cambi la prospettiva da cui guardare ed io mi adeguo a questa prospettiva: non é vero che solo l'esame di laboratorio può far emergere l'autoattentato, perché l'esito di un taglio con thermite la riconosce anche un bambino, immaginati un pompiere o un addetto ai lavori, quindi tutti coloro che PER SETTIMANE hanno lavorato allo sgombero erano complici o incapaci di riconoscere un elemento sospetto come quello citato. Forse questo é uno dei problemi: guarda che non sto scherzando o dire tanto per dire. Il taglio con la thermite lo vedi da lontano su una trave FUSA da schock termico. Lo riconosce davvero anche un non addetto ai lavori.
Ti pare possibile che ciò sia successo? A me, francamente, no.

Torniamo sulla quantità di zolfo, perché anche questo é un argomento che deve essere visto nella sua reale importanza: ma pensi davvero che anche qualche quintale (e sto esagerando) di zolfo messo nella Thermite possa ricoprire mezza New York? E' chiaro che lo zolfo arrivi da altri componenti. Io penso, come mia personalissima ipotesi che non ha alcuna prova a supporto, ai materiali da costruzione che possono aver riciclato scorie di lavorazione (non so se é noto, ma anche da noi nel periodo in oggetto - anni '70 - furono fatti esperimenti con calcestruzzo misto a pula di riso o scarti di fonderia).
Ciao

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