Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

Inviato da  Max_Piano il 21/7/2006 12:31:34
Citazione:
Semplicemente questo é il problema, poi il crollo é avvenuto in modo progressivo, ma la struttura é già collassata, perché il collapse initiation é già avvenuto, quindi é sbagliato pensare che il crollo sia da intendere come un piano che cade su un piano strutturalmente integro che offre resistenza come se non fosse parte dello stesso edificio che é già collassato.
Quindi é sbagliato pensare che i singoli piani dovessero offrire resistenza all'urto della massa sovrastante, iterando per ogni piano il concetto, come se la struttura sottostante fosse ancora in regime elastico e tornasse a ricaricarsi ad ogni impatto.
Quando una colonna collassa, collassa tutta, cioé lo sforzo interno é già a valori che non garantiscono più la stabilità e non é più in grado di assorbire energia, quindi non ritarda alcuna caduta se non per il lavoro di deformazione plastica della sua rottura, ma non della resistenza meccanica, che non c'é già più perché saturata.


No : questo non è scitto da nessuna parte in quanto abbiamo visto - e lo stesso NIST lo riporta - il collapse initiation è stato esclusivamente evento locale.

Si tratta dunque di una speculazione non suffragata da alcuna prova videofotografica, calcolo o realtà sperimentale o teoria esistente.
Va altresì in contrasto con il profilo di resistenza della torre, con le dscontinuità presenti ai piani 44 e 78 e con le prove video - oltre che con la relazione del NIST di cui stiamo discutendo.

Non solo è stato stimato (Gordon Ross) che l'urto inziale è stato insufficiente a causare il cedimento locale : ora tu vorresti estenderlo addirittura a tutta la struttura ?

Citazione:
ma non della resistenza meccanica, che non c'é già più perché saturata.


Avremmo dovuto vedere un crollo come per il WTC7 ma questo non si è visto. Perchè ?

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