Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

Inviato da  Max_Piano il 21/7/2006 0:15:10
Citazione:
il problema che l'approccio in puri termini energetici non é sufficiente a spiegare la dinamica, perché ti può dire se un componente strutturale teoricamente cede o meno, ma non ti può dire dove. Nel caso di una colonna portante del core o del perimetro, che si estende da terra al 101esimo piano, lo stabilire dove si ha il cedimento non é inifluente.


Il punto è che quello che è avvenuto non è stata una martellata : chi avrebbe colpito chi ?
Dove sta il martello e dove sta il chiodo ?

Basta uscire dai modelli "ideali" e dare un'occhiata alla struttura della torre per capire che qualunque cosa sia successa è stata evento estremamente caotico : travature che colpivano altre travature o impattavano sulle colonne esterne del piano di sotto, colonne centrali che precipitavano su quelle esterne, ecc...

Ma se anche fosse stata una martellata e ipotizando che una deformazione plastica possa trasmettersi a decine (centinaia) di metri di distanza dove cederebbe il materiale ?

Ovviamente nel punto più debole e il punto più debole in un grattacielo è sempre la parte in alto perchè è stata progettata tenendo conto di carichi inferiori : come dimostra lo spessore delle colonne che si riduce nei piani alti.

ancora: i piani attorno al 44 e al 78 (le skylobbies) erano dei piani strairrobustiti per reggere il peso dei motori di ascensori, montacarichi e altre apparecchiature dunque facevano da muro a eventuali shockwave.

Mi trovo quindi d'accordo con il NIST nel ritenere che il fenomeno distruttivo è certamente stato di tipo sequenziale come è stato più volte ripetuto e come - più importante di tanta teoria - si vede chiaramente dai video !

Non discuto sulle cause : mi baso solo su quello che ho visto !

Nel WTC7 abbiamo certamente una caduta "a distanza" ma nelle torri la caduta segue un fronte ben netto - su questo non è possibile avere dubbi a meno di non trovare almeno una prova a supporto di ciò !

Citazione:
Per quanto riguarda i 4 casi testati in simulazione dal Nist, devo dirti che é una comune procedura quella di parametrare il modello matematico; non deve essere interpretata come un voler forzare i risultati.


Con i modelli medi (A per la Torre Nord e C per quella Sud) neppure le condizioni di inizio collasso erano state raggiunte

Citazione:
Per quanto riguarda il filmato col famoso metallo fuso, ci sono varie teorie, che vanno dall'acciaio fuso di chi sostiene la presenza di thermite a chi afferma che si tratti di alluminio fuso.


L'alluminio fuso è grigio-incolore non giallo acceso : su questo non ci piove !

ho i miei dubbi che buttando nel caminetto un pezzo di alluminio - fosse anche una lega - vedremmo sprigionarsi "colate laviche dal colore giallo acceso".

Provate pure con tutti i metalli che volete ma 'na cosa simile nun s'è mai veduta !

Nè d'altro canto è possibile spiegare con teorie "razionali" - e ci sono foto e testimonianze altamente documentate (tranne che sui Report) - la presenza di macerie fumanti per almeno un mese dal crollo nonostante la quantità di acqua versata sia stata tale quasi da riempire il PathTube fino al New Jersey !!!

Qualcosa là sotto ha continuato a bruciare e a reagire e non erano certamente mobili da ufficio.

Se a questo aggiungiamo pure il ritrovamento di acciaio - non indebolito al 50% - ma ancora fuso o solidificatosi a blocchi informi le cose potrebbero farsi davvero compromettenti.

Naturalmente sfogliare il report del NIST non aiuta a trovare prove di questi oscuri fenomeni - chissà perchè - ma in quello della FEMA (appendice C) ci sono alcuni dettagli interessanti !

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