Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

Inviato da  Henry62 il 19/7/2006 21:23:24
Ciao Max_Piano,
vediamo se riesco ad interpretare il tuo, ma dovrei dire vostro, imbarazzo nel dare una semplice risposta.

Non puoi negare l'evidenza, per cui non puoi dire che il NIST dica che il collasso é iniziato per il processo pancake - e fin qui ci siamo.

Vediamo perché non puoi dire nemmeno che il NIST non parla affatto del processo pancake come causa del collasso.
Cerco di interpretare un vostro silenzio, quindi potrei sbagliare, ma forse non di molto.

Se il processo pancake non ha niente a che vedere nel provocare il collasso, allora viene a cadere un pilastro delle teorie alternative: "il crollo delle Torri viola una legge di natura"!

Infatti, se non ha più niente a che vedere con la cosiddetta fisica da liceo (vedi le ampie discussioni su 2° principio della termodinamica, vedi leggi sulla caduta dei gravi, vedi la stima dei tempi ipotizzando un rallentamento per ogni piano COME SE LA STRUTTURA SOTTO FOSSE INTEGRA E CROLLASSE PIANO PER PIANO), la cosa si fa più complicata.
Chi continua a parlare di effetto valanga, di pistone e altre amenità, si é fermato alle parole scritte sulla pagina, ma non ha saputo capire il significato fisico di quanto era scritto.
E già, la fisica del liceo non spiega quello che provoca un fenomeno ondulatorio, occorre un modello molto più complicato che contempli il fatto che l'intera struttura portante, dalle fondamenta all'ultimo piano ancora strutturalmente integro, entra quasi in contemporanea in crisi (lo stato di sforzo, che snerva l'acciaio, si propaga con la velocità del suono nell'acciaio, cioé poco più 4Km/s) ed i tempi di caduta dipendono solamente dal tempo di deformazione plastica, che avviene non piano per piano, rallentando come se ci fossero urti ripetuti (elastici, anelastici, con perdita di massa, come ne avete voglia), ma accelerando, perché più piani entrano SIMULTANEAMENTE in crisi.

Siccome sei una persona intelligente, Max-Piano, tu immaginavi che io sarei arrivato a questo post dopo la tua risposta e quindi ... meglio sorvolare, dare del troll, ma non sbilanciarsi.

A tutti quelli che mi leggono e che mi hanno insultato, vorrei dire che questo era il mio quesito iniziale e dubito che molti lo abbiano colto.

Adesso, parlate con le persone serie, quelle che voi citate come esempi, e vediamo cosa vi dicono.

Non mi chiedere dove lo dice il Nist questa cosa, perché é tutta mia e di chiunque altro conosca la fisica non solo del liceo ma anche di qualche anno di studio dopo.

Certo, é difficile ammettere che un esperto balistico possa dire delle cose che, secondo qualcuno, bisognerebbe essere strutturisti per capire, ma forse c'é una piccola differenza: io ho studiato come le strutture reagiscono agli impatti e si distruggono, un ingegnere civile forse no.

Risultato di questo bel discorso, animato, a volte teso, ma molto interessante:

il crollo delle Torri non viola nessuna legge di natura, né quella della caduta libera dei gravi, né il secondo principio della termodinamica.

Spero che chi leggerà questo thread si renda conto dell'estrema importanza della conclusione a cui siamo giunti.

Non si possono approssimare i modelli ondulatori con le leggi della dinamica dei gravi.

Ve l'avevo detto che finito il Pentagono avrei studiato il crollo delle Torri Gemelle: queste sono le mie conclusioni.

Ora passo al WTC 7.

Ciao a tutti e grazie

(Vi chiedo una cortesia: gradirei, se possibile, che più persone lasciassero un loro post, anche senza testo, ma solo per sapere chi ha letto questa discussione, che reputo la più importante fra quelle cui ho partecipato)
Grazie per l'attenzione.

Enrico

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