Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

Inviato da  Ashoka il 17/7/2006 23:54:10
Henry

Citazione:
alla domanda: credi che gli eventi raccontati siano possibili? In questo momento si, perché non vedo alcuna prova contraria a ciò.
Se poi mi chiedi se allora é tutto chiaro, allora ti dico di no, perché penso che ci siano ancora molte zone poco chiare da scoprire.


Citazione:
io credo nella tua buona fede, non ho dubbi, ma non in quella di Kevin R Ryan dei Underwriters Lab. Certamente il calore non poteva fondere l'acciaio, ma nessuno che abbia sale in zucca si é sognato di dire che l'acciaio si sia fuso.
Quando poi leggo che lo stesso Nist non ha trovato evidenze di temperature superiori ai 250°C, allora mi cascano le braccia e mi si aprono gli occhi: ma questo signore, lo ha capito o no che i campioni analizzati non erano collocati nelle zone che il Nist dice abbiano raggiunto le altre temperature?


Peccato che i cari amici del NIST abbiano dovuto inventarsi (non c'è nessuna prova oggettiva a sostegno di quanto affermano) che le protezioni anti incendio delle colonne siano state “rimosse” dall'impatto degli aerei...

Perché dovrebbero essere state rimosse?

Semplice. Quell'acciaio era certificato ASTM E119 . Cosa significa? Che era protetto in modo da superare un test come questo

Nel test i campioni (con le protezioni antincendio) vengono sottoposti per 60minuti ad una temperatura, che cresce sino circa 1052 gradi (1925 gradi fahrenheit) dentro una fornace (il max si raggiunge dopo 3 ore). Dopo 5 minuti la temperatura è gia di circa 520 gradi e poi cresce secondo questa curva (alla fine del test è quindi di 926 °C (1700 fahrenheit)



Alla fine del test i campioni vengono poi estratti e viene rimossa la copertura in modo da poter misurare la temperatura dei componenti interni.

I criteri di accettazione (il test linkato si riferisce a delle condutture elettriche, ma la specifica è uno standard) sono i seguenti:

The average temperature of any set of thermocouples for the electrical system component
is raised more than 250° F (139° C) above its initial temperature.
The temperature of any one thermocouple of the set for each electrical system component
is raised more than 325°F (181°C) above its initial temperature.


Le conclusioni sono queste:

At the end of the 60-minute fire exposure, the highest temperature on the entire test article was 290F. All temperatures remained well below the maximum allowable limits for the entire test duration. The 4” fiberglass electrical raceway protected by Flame Seal Products’ FBS-60 Protective Systems” and evaluated by this Laboratory achieved a rating of 60 minutes

I bravi ragazzi del NIST si sono dovuti inventare questa favola del coperture antincendio scalzato dall'aereo per fare in modo che il loro modellino, con i dati modificati ad hoc, non dovesse scomodare un nuovo combustibile JP con prestazioni da fusione nucleare...

Ricordiamo che il combustibile è bruciato, gran parte per l'esplosione mentre il resto in combustione ricca di comburente (o povera d'aria se preferisci) con una dosatura non ottimale e, di conseguenza, una temperatura di combustione (e quindi dell'aria) molto minore rispetto a quella “massima da combustione adiabatica” (tra un provino e l'altro un esame di termochimica ci sarà stato al poli no?). Questo per circa 10 minuti.. il resto sono incendi di “forniture” che non mi risulta abbiano una entalpia di combustione paragonabile al Jp-8, sì?

E tutto questo giocando al modellino 3d con cui inserire i parametri e modificarli sino a “provocare” il crollo.. Scartando a priori gli scenari che non facevano comodo e modificando a posteriori gli altri.

Quindi non contiamoci palle sulla malafede di questo o di quello.

Ashoka

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