Re: Presentato "ZERO", film-inchiesta italiano su 11 settembre.

Inviato da  Dusty il 27/8/2007 13:32:27
Tratto da:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/08_Agosto/27/Complotto_11_settembre.shtml

Dunque, ecco la verità: l'11 settembre del 2001 non furono Al Qaeda e Bin Laden a seppellire 2801 innocenti sotto le macerie delle Torri Gemelle, nonché a provocare la caduta di un aereo sul Pentagono. Si trattò di un colossale inganno, architettato dagli stessi Stati Uniti, o da una parte del loro establishment, per indurre Bush (o per consentirgli, o per costringerlo, secondo i punti di vista) a decretare l'inizio di una guerra infinita contro i terroristi. Con i relativi poteri speciali che si conferiscono soltanto a un comandante in capo, e il conseguente avvio di una strategia imperiale per la conquista del mondo.
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Curiosamente, l'unico a sottrarsi decisamente a queste ipotesi è l'altre volte irriverente Gore Vidal, intervistato in coda al volume: Bush e Cheney non sono responsabili dell'attentato, dichiara, «perché incompetenti ». Disorientati quanto si vuole, dopo questa lettura si è colpiti da un particolare. Tutti gli interventi di Zero partono da una certezza (la strage è avvenuta, ma i colpevoli sono nell'amministrazione Usa) e da qui passano a raccogliere elementi, coincidenze, allusioni, sensazioni, citazioni volte a dimostrare l'assunto. Di fronte all'evidenza dei fatti — la strage, i nomi dei responsabili, le rivendicazioni di Bin Laden — si punta a corrodere le certezze accumulando particolari e statistiche, benché nessuna di esse sia decisiva. Direi che tutta l'operazione può essere vista come un caso di «negazionismo colto», che ricorda non troppo alla lontana quello famoso sulla Shoah, e che rispetto a quello può essere letto in parallelo. Si isolano cioè le testimonianze dal loro contesto immediato, si gettano dubbi sulla credibilità dei testimoni, si studiano le loro dichiarazioni alla ricerca del minimo errore, usandolo poi per inficiare il tutto (è la tecnica nota agli studiosi del negazionismo, denominata falsus in uno, falsus in omnibus). Giunti a questo punto, si sferra l'attacco finale: si afferma che «errori» e «sbavature» non sono certo casuali, ma fanno capo a una precisa volontà di manipolazione a opera... non del sionismo internazionale, in questo caso, ma dei neocon, della Cia, dell'operazione Condor, di un misterioso gruppo di estremisti statunitensi intenzionati a far scoppiare una guerra nucleare (il «Gruppo dell'Angelo»). E sullo sfondo l'accusa finale, quella di voler creare, al posto dell'Ordine mondiale sionista di cui parlano i negazionisti, l'Impero americano planetario. Ma per ora, fortunatamente, l'effetto di tutto questo si ferma a Zero.

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