Re: "TUTTA LA VERITA'", servizio+copertina di Focus sul 9/11

Inviato da  rivers il 12/1/2007 8:35:45
Quotes di Danilo Coppe:


"Quindi se nel centro dell'incendio c'erano 1500°..." [pag. 25]
-il raggiungimento della temperatura di 1500° - oltre a non essere provata - non è fisicamente raggiungibile in un incendio alimentato da kerosene che brucia a 815°C. Temperature maggiori sono possibili solo in speciali camere di combustione;
-la temperatura del fuoco (gas) in un incendio è ben lontana dall'essere la temperatura di tutti gli elementi strutturali che avvolge. La temperatura dell'acciaio in un incendio rimane arretrata nel tempo e grandezza rispetto la temperatura del gas;
-prove fotografiche evidenziano come nella zona dell'impatto si trovassero numerosi superstiti vivi;
-nemmeno il rapporto del NIST menziona temperature di 1500°C.


"Inoltre l'acciaio trasmette il calore molto bene..." [pag. 25]
L'ipotesi che la trasmissione del calore abbia consentito solo ai piani sottostanti di riscaldarsi e quindi compromettersi è sbagliata poichè:
-l'acciaio avrebbe dissipato efficientemente il calore e avrebbe raggiunto una temperatura critica (half-strenght) solo quando le capacità di dissipazione della struttura si sarebbe esaurita;
-la dissipazione termica avrebbe diminuito sostanzialmente la temperatura nella parte piu' calda dell'incendio (poichè di trasmissione, quindi movimento di calore si parla);
l'enorme struttura avrebbe dissipato efficientemente il calore, e avrebbe raggiunto una temperatura critica (half-strenght) solo quando le capacità di dissipazione si sarebbero esaurite (o perlmeno quando la velocità di trasmissione sarebbe stata meno rapida di quella di riscaldamento).


"Ma le strutture sottostanti [...] non erano in grado di reggere l'energia cinetica dello stesso edificio"
Affermazione realistica solo in minima parte poichè:
-la quantità di energia cinetica "disponibile" come evidenziato dalle prove video e fotografiche è decisamente dubbia dato che la parte superiore sembra essere avvolta da una detonazione a cascata, con relativa espulsione dei detriti all'esterno (a fungo). Poca massa -> poca energia cinetica;
-il crollo delle torri avviene virtualmente in velocità di caduta libera. La struttura sottostantante non ha quindi offerto alcuna resistenza all'avanzare dei detriti;
-il modello di crollo a pancake descritto da Danilo Coppe non ha basi scientifiche provate, tant'è che non rientra nemmeno nel rapporto del NIST, che si limita ad analizzare un singolo (il primo) evento di collasso;
-il crollo dei piani non avrebbe comportato l'immediato e totale cedimento della struttura a rete perimetrale e dell'imponente struttura centrale (core) che sarebbe rimasto eretto anche successivamente al crollo delle strutture-piano.


Notare come le affermazioni di Danilo Coppe fatte in questo numero di Focus siano estramemente simili (se non un repeat) di quelle fatte su Newton dell'ottobre 2001 (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=51608).
Siamo dunque al punto di 6 anni fa?

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