Re: il danno che i teorici del complotto stanno arrecando è veramente forte

Inviato da  Freeman il 8/10/2006 17:33:48
E' chiaro che Barnard manco le ha approfondite, le "teorie complottiste". Né gli interessa, ragazzi.
Si è solo visto invadere il campo: loro, i "sinistri radicali", hanno il monopolio dell'antiamericanismo (vedi anche reazioni simili su Indymedia), ma solo se l'opposizione ha basi ideologiche ed antimperialistiche ben definite ed identificabili.
Noi, con i nostri fantasmi sull'11 settembre, togliamo credibilità alle loro argomentazioni. Credo sia questo il senso di questo articolo.
Che, al pari di quello di Deaglio, persiste nel voler rivendicare alla "sinistra radicale" l'unica legittimità ad attaccare gli USA, e solo per i motivi che dicono loro.
Col che, si reitera l'equivoco (voluto) che la massa di coloro che contestano la V.U. sull'11 settembre siano "di sinistra" (in quanto "antiamericani"), e che col loro agire rovinano l'azione dei "professionisti" dell'antimperialismo. Del tipo: e a voi chi vi ha invitato?
Il bello è che per denigrarci usa le stesse argomentazione dei debunker antibufala (vedi, ad es., la storiella del numero delle persone coinvolte in una ipotetica cospirazione, mi sta facendo venire la nausea).

Invertendo i termini della questione, potrei dire, parimenti, che bollandoci come "antiamericanisti" (abusivi, perdipiù, in quanto non di provenienza "comunista") è Barnard, assieme agli altri suoi colleghi "giornalisti", a non rendere un buon servigio alla nostra causa, che prescinde da un inveterato odio ideologico per l'impero americano.
Noi poniamo domande, ma ognuno, invece di dare risposte, ci bolla ora come antisemiti, ora come antiamericanisti, ora come sfasciacarrozze, ecc. ecc., tutti preoccupati unicamente dall'invasione di campo, e del fatto che noi siamo un "nemico" diffuso, evanescente, senza insegne e senza connotazione politica, quindi non identificabile, non circuibile, non integrabile nel sistema, perché non gioca secondo le regole imposte dal sistema stesso.

Perché è questo il problema: noi siamo come la terza squadra che entra in campo durante la farsa di un incontro di calcio truccato, gli rompiamo gli schemini, e loro non sanno più giocare. Ecco perché ci attaccano da tutte le parti politiche, ed anche dal mondo "accademico": gli rompiamo le uova nel paniere, gli scoperchiamo gli altarini, gli sconvolgiamo le regole del gioco, e loro si incazzano.
Peggio per loro. Ma vai a farglielo capire...

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