Re: Romano rilancia (citando Pipes)!

Inviato da  Kolza il 2/10/2006 21:44:19
Ecco cosa scrive il Tricheco Battista

Citazione:
Rimandi / Le Twin Towers e la rivincita degli «ingenui» (di Pierluigi Battista)News del 02-10-2006
Un ringraziamento speciale a Enrico Deaglio, che con il suo ultimo «Diario» ci fa sentire un po' meno sciocchi: noi ingenui che pensavamo fossero veri gli aerei dell'11 settembre scagliati contro le Torri gemelle e il Pentagono, che i passeggeri fossero morti davvero, che il crollo del World Trade Center fosse causato degli aerei conficcati nei grattacieli con il loro carico di 37800 litri di cherosene ciascuno.

Stupidamente ignari che Osama Bin Laden fosse solo il nome d'arte di George W. Bush, eravamo abbindolati da una cupola di «sionisti, agenti Cia e Adepti Illuminati per il Nuovo Ordine Mondiale».
Questo ci dicevano i maniaci del Complotto.

Ma grazie a Deaglio, che ha portato in Italia il lavoro certosino di trenta giornalisti del Popular Mechanics, possiamo finalmente capire quale cumulo di menzogne e di teoremi bislacchi sia al centro della grande fantasia complottista.
Non eravamo stupidi noi, erano i teorici del complotto che ci raccontavano un sacco di bugie.

L'ossessione complottista, a differenza della realtà, esercita un fascino potentissimo. Suggerisce la sensazione inebriante di guardare le cose dietro il velo della verità ufficiale, trasforma la vita in un thriller avvincente e galvanizza l'esistenza con il sapore dell'intrigo.
Per questo i manuali dei cospirazionisti dell'11 settembre vendono milioni di copie e la trasmissione di Milena Gabanelli ad essi dedicata fa il boom di ascolti.

Attenzione, però, perché la Grande Cospirazione è intessuta di colossali sciocchezze. Dicono che le torri sono crollate per effetto di «esplosioni controllate».
Ma centinaia di esperti consultati dal giornale americano (e menzionati da «Diario») sostengono che è impossibile, che a quella temperatura l'acciaio si sbriciola, e che soprattutto, questo è il punto cruciale che persino noi profani possiamo afferrare, per ottenere l'esplosione «sarebbero state necessarie almeno 75 tonnellate di esplosivo, che avrebbero dovuto essere trasportate con carrelli e piazzate intorno alle colonne di acciaio».

Pensate: un traffico pazzesco di camion e carrelli, con decine di persone impegnate a sistemare l'esplosivo, nel cuore di New York, senza farsi vedere da nessuno, contando sulla complicità di un numero incalcolabile di persone. Non è un'ipotesi fantasticamente insensata?

E poi. Dicono che nessun aereo si è schiantato sul Pentagono, bensì un missile telecomandato dai malvagi architetti del complotto.
E perché lo dicono? Perché nessuno l'ha visto in tv. Ma l'hanno visto centinaia di testimoni oculari: tutti agenti della Cia.

E i passeggeri morti dell'American Airlines 77, i cui resti sono stati identificati con l'esame del Dna insieme a quelli dei cinque dirottatori? Agenti della Cia, e pure i parenti che fintamente ne piangono la scomparsa, gli esperti che hanno condotto le analisi, i trasportatori che hanno collocato rapidamente sul luogo finti rottami ancora fumanti di una finta fusoliera, i finti morti dell'United Airlines che si è schiantato in Pennsylvania, la sua finta scatola nera fintamente ritrovata, i parenti finti che hanno ricevuto le ultime finte telefonate disperate dei loro congiunti.

Un immenso esercito di agenti della Cia. Non è straordinariamente sciocco credere alle suggestioni degli agguerriti complottisti?
Migliaia di persone coinvolte e vincolate all'omertà, oltre a decine di controllori di volo compiacenti, centinaia di familiari assoldati, stuoli di politici e giornalisti.

Ora che comincia anche in Italia il tour del circo itinerante dei complottisti, ospiti i Giulietto Chiesa e i Franco Cardini, un grazie rinnovato a Deaglio che ci mette al riparo da una gigantesca mistificazione. Per dirla con il suo titolo: una boiata pazzesca.

(° da Corriere della Sera, 2 ottobre 2006)

Pierluigi Battista

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