Re: Stasera SPECIALE TG1 I MISTERI DELL'11 settembre

Inviato da  Det.Conan il 7/9/2006 12:27:07
Caro Roberto,forse non conosci alcuni dettagli come:

l'FBI non ha nessuna prova che Al qaeda sia colpevole:

Citazione:
Basta controllare sul sito dell’FBI (link) per rendersi conto che Bin Laden è ricercato "unicamente" in relazione alle esplosioni del 7 agosto 1998 alle ambasciate degli Stati Uniti di Dar Es Salaam, Tanzania, e Nairobi, Kenya. Secondo l’ FBI, questi attacchi hanno ucciso oltre 200 persone. L’ FBI conclude i suoi motivi per "ricercare" Bin Laden dicendo, «Inoltre, Bin Laden è sospettato di altri attacchi terroristici in ogni parte del mondo».



-citazione-
vediamo cosa dicono gli investigatori:


«Bin Laden non è stato formalmente accusato in relazione all’ 11-9» ha chiarito Rex Tomb, uno dei portavoce dell’FBI, al Muckraker report. «L’ FBI raccoglie prove –ha spiegato- Appena le prove sono state messe insieme, vengono girate al Dipartimento di Giustizia. Il Dipartimento di Giustizia poi decide se ha abbastanza prove da presentare ad un grand jury federale. Nel caso del bombardamento del 1998 alle Ambasciate degli Stati Uniti, Bin Laden è stato formalmente accusato e incolpato da un grand jury. Non è stato formalmente accusato e incolpato in relazione all’ 11-9 perché l’FBI non ha una forte prova che lega Bin Laden all’ 11-9». (link)


Così scriveva la BBC nel maggio 2002, dopo 7 mesi di indagini a "tutto campo".
«Ufficiali dell’intelligence USA hanno ammesso di aver fallito i tentativi di portare alla luce qualsiasi pista che conducesse agli attacchi dell’11 settembre. Il capo dell’FBI ha detto che dopo 7 mesi di implacabile lavoro l’America non ha trovato alcuna prova riguardante alcun aspetto degli attacchi a New York e Washington. Robert Mueller, direttore dell’FBI, ha spiegato che i suoi agenti hanno inseguito centinaia di migliaia di indizi e controllato ogni documento sul quale sono riusciti a mettere le mani, dalle prenotazioni di volo ai noleggi d’auto ai conti bancari. Hanno cacciato fra le grotte in Afghanistan e fra le ricevute di carte di credito in America ma il meglio dell’intelligence americana è stata umiliata da 19 dirottatori di Al Qaeda, rivelando quanto poco l’America sa riguardo agli attacchi dell’11 settembre».

Bin Laden non ha mai ammesso di essere responsabile:


«Osama bin Laden è tornato a farsi sentire, ribadendo ancora una volta di non essere lui il responsabile degli attacchi di martedì contro le Torri Gemelle del World Trade Center a New York e il Pentagono a Washington. Lo ha riferito la "Afghan Islamic Press", semi-ufficiale agenzia di stampa del regime dei Talebani ma con sede in Pakistan. «Quelli che l'hanno fatto hanno agito nel loro interesse personale» prosegue il comunicato diffuso da Osama bin Laden tramite uno dei suoi assistenti, Abudl Samad. Il miliardario saudita ribadisce quanto affermato dai taleban che sostengono di non avere a disposizione i mezzi per organizzare attentati terroristici dopo le restrizioni imposte dal loro capo supremo, il mullah Mohammad Omar, nei contatti con il mondo esterno. «Vivo in Afghanistan. - si legge nella nota - Sono un seguace del 'comandante dei credenti' (il mullah Omar) che non permette di partecipare a simili attivita», ha aggiunto Osama bin Laden nel comunicato scritto in arabo, la sua lingua». (link)

Neanche i Talebani hanno mai ammesso:


«Le milizie integraliste islamiche afghane dei Taleban hanno escluso la responsabilità di Osama Bin Laden negli attentati di oggi contro gli Stati Uniti. «Questo è un atto terroristico e lo condanniamo con fermezza», ha detto il rappresentante delle milizie integraliste al potere a Kabul, Abdul Salam Zaif. La dichiarazione dell'ambasciatore è stata riferita dall'agenzia 'Afghan Islamic Press', con base a Islamabad. L'agenzia ha precisato che l'ambasciatore ha auspicato che i responsabili degli attacchi contro gli Usa siano consegnati alla giustizia. «Quanto è successo negli Stati Uniti non è l'opera di gente ordinaria. Può essere l'opera di qualche governo», ha detto un portavoce dei Taleban parlando al telefono con l'agenzia britannica Reuters da Kandahar, una città nell'Afghanistan meridionale. Secondo il portavoce, Osama Bin Laden, il miliardario saudita che figura in cima alla lista americana dei terroristi internazionali e che si è rifugiato in Afghanistan, «non puo' aver fatto questo lavoro». «Neanche noi possiamo averlo farlo. Noi non sosteniamo il terrorismo. Osama non ne ha la capacità. Condanniamo tutto ciò», ha aggiunto il portavoce, Abdul Hai Mumaen. «Questa può essere l'azione sia di nemici interni degli Stati Uniti sia di suoi acerrimi nemici. Osama non può aver fatto questo...», ha concluso. L'ambasciatore dei Taleban in Pakistan ha condannato oggi gli attacchi aerei contro gli Stati Uniti».


Bin Laden ribadisce:


«Ci sono agenzie negli Stati Uniti –spiega Osama- che chiedono miliardi di dollari di stanziamenti dal Congresso e dal governo ogni anno. Questi finanziamenti non sono stati in dubbio finché l’Unione Sovietica è esistita, ma dopo la sua caduta il budget di queste agenzie è stato in pericolo. Quindi loro hanno bisogno di un nemico. Così prima loro scatenano la propaganda contro Osama –parla alla terza persona, come in interviste precedenti- e i Talebani, e quindi questo incidente accade». (link)

Queste sono le prove!!!!!!!!!!!!!!:


Il 4 ottobre, 3 giorni prima dell’inizio dell’operazione Enduring Freedom, il governo inglese rilascia un documento in 69 punti, "Responsabilità per le atrocità dei terroristi negli Stati Uniti, dell'11 settembre 2001", che espone le prove a sostegno dell'attacco all'Afghanistan. Presentato da Blair e dai media come il dossier che stana Bin Laden e i Talebani esso, per voce dei suoi stessi redattori, sarebbero insufficienti a sostenere l’accusa in un tribunale e appare, se letto, assolutamente inconsistente.

Dei 69 punti 10 sono relativi ad informazioni sui precedenti della relazione tra Bin Laden e i telebani, 15 sono relativi ad informazioni sui precedenti alla filosofia generale di Al Qaeda ed alla sua relazione con bin Laden, 26 si riferiscono ad attacchi precedenti. Tuttavia nessuno fornisce alcun fatto relativo all11/9. La maggior parte nemmeno tenta di collegare direttamente le cose citate agli eventi di quel giorno, la vera ragione per l’attacco. Riguardo alla colpevolezza di Bin Laden queste sono le "evidenze":

Al Quaida detiene la capacità e la volontà per condurre altri attacchi contro gli Stati Uniti e i suoi alleati, incluso il regno Unito. Al Quaida non dà previo allarme sui suoi attentati. Nel 1989 Osama bin Laden e altri hanno fondato un gruppo terroristico internazionale conosciuto col nome di Al Quaida (la base). Per tutta la sua esistenza il gruppo è stato guidato da bin Laden. Dal 1989 al 1991, Osama bin Laden ha vissuto tra l'Afghanistan e il Pakistan, a Peshawar. Nel 1991 si è trasferito in Sudan, dove è rimasto fino al 1996. In quell'anno e' tornato in Afghanistan, dove risiede tutt'ora.» (link)

Senza ripeterci sulla questione della mitica anticipazione, e lasciando perdere per ovvia inconsistenza la dichiarazione di un sedicente collaboratore, è chiaro come questo documento sia semplice aria fritta. Al Qaeda ha la capacità e la volontà di fare attentati del genere (un parere personale costituisce una prova?); Al Qaeda non rivendica i suoi attentati (e tantomeno rivendica quelli che non compie!); 3 dei 19 dirottatori sarebbero legati a Al Qaeda.

Interessante in particolare la questione degli attentatori: essi sono stati identificati a tempo di record dagli stessi servizi segreti che prima non erano stati capaci di fermare 4 aerei che passeggiavano nei cieli degli più protetti del mondo benché i loro nomi non comparissero sulle liste d’imbarco ufficiali diramate dalla stampa (altro caso di tempismo e preparazione: evidentemente l’11 erano tutti in vacanza). Seguono nel dossier due considerazioni "storiche": al Qaeda è un'organizzazione terroristica nata nel 1989, ad è comandata da Bin Laden, che ha vissuto in Pakistan, Sudan e Afghanistan. Nulla lega tutto ciò con l’11 settembre eppure ciò è sufficiente per radere al suolo l’Afghanistan.

Ecco cosa dice un esperto di intelligence:


Come durante il suo intervento alla conferenza Axis for Peace 2005, dove egli spiega che il terrorismo internazionale non esiste e che gli attentati dell’11 settembre sono una messa in scena. Quello che vediamo non è che un terrorismo strumentalizzato dalle grandi potenze e che non esisterebbe senza di esse. Invece di fingere una “guerra mondiale al terrorismo”, egli sostiene che il modo migliore di ridurre gli attentati consente nel ripristino del diritto internazionale e della pacifica cooperazione sia tra gli Stati che tra i loro cittadini.

Il terrorismo è lo strumento di una guerra di nuovo tipo. Simultaneamente, il terrorismo internazione, in accordo con i media, diviene il sistema di gestione dei processi globali. È precisamente la simbiosi tra i media e il terrorismo a creare le condizioni che permettono delle svolte nella politica internazionale e delle modificazioni della realtà esistente.

Se si analizzano in questo contesto gli avvenimenti dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti, si può trarne le seguenti conclusioni :

1. I mandanti di quegli attentati sono i circoli politici e gli ambienti d’affari che avevano interesse a destabilizzare l’ordine mondiale e che avevano i mezzi per finanziare quell’operazione. La concezione politica di quell’atto è maturata là dove sono apparse tensioni nella gestione delle risorse – finanziarie e di altro tipo. Le ragioni di quegli attentati devono essere ricercate nella collusione degli interessi del grande capitale al livello transnazionale e globale, nelle cerchie non soddisfatte dalle cadenze del processo di globalizzazione o dalla direzione presa da questo processo.
A differenza delle guerre tradizionali la cui concezione è determinata da politici e generali, gli iniziatori ne sono stati degli oligarchi e dei politici loro sottomessi.

2. Solo i servizi segreti ed i loro capi attuali o in congedo – ma che hanno conservato dell’influenza all’interno delle strutture di stato – sono in grado di pianificare, organizzare e gestire un’operazione di tale ampiezza. In generale, sono i servizi segreti che creano, finanziano e controllano le organizzazioni estremiste. Senza il loro sostegno, tali strutture non possono esistere – e ancor meno effettuare azioni di una tale ampiezza all’interno di paesi particolarmente ben protetti. Pianificare e realizzare un’operazione di tale portata è estremamente complesso.

3. Osama ben Laden e « al Qaïda » non possono essere né gli organizzatori né gli esecutori degli attentati dell’11 settembre. Essi non possiedono né l’organizzazione richiesta, né le risorse intellettuali, né i quadri necessari. Di conseguenza, si è dovuta formare una squadra di professionisti e i kamikaze arabi hanno svolto il ruolo di comparse per mascherare l’operazione.
L’operazione dell’11 settembre ha mutato il cammino degli avvenimenti nel mondo, nella direzione scelta dagli oligarchi internazionali e dalla mafia transnazionale, vale a dire coloro che aspirano al controllo delle risorse naturali del pianeta, a quello delle reti globali dell’informazione e dei flussi finanziari. Quell’operazione ha pure fatto il gioco dell’élite politica ed economica degli Stati Uniti che aspira anch’essa alla dominazione globale.


L’uso del « terrorismo internazionale » mira a conseguire i seguenti obiettivi :

- Dissimulare i veri scopi delle forze sparse nel mondo che lottano per la dominazione e il controllo globali ;
- Sviare le rivendicazioni delle popolazioni in una lotta dagli esiti incerti contro un nemico invisibile ; distruggere le norme internazionali fondamentale, alterare concettualmente termini come : aggressione, terrore di stato, dittatura o movimento di liberazione nazionale ;
- Privare i popoli del loro legittimo diritto alla resistenza armata contro l’aggressione e all’azione contro l’attività sotterranea di servizi speciali stranieri ;
- la rinuncia alla difesa prioritaria degli interessi nazionali, la trasformazione nella dottrina militare degli obiettivi attraverso uno scivolamento verso la lotta contro il terrorismo, la violazione della logica delle alleanze militari a detrimento di una difesa congiunta e a vantaggio della coalizione anti-terrorista ;
- risolvere problemi economici attraverso una forte costrizione militare con il pretesto della lotta contro il terrorismo.

Sai chi lo ha scritto?:


Il generale Leonid Ivashov è vicepresidente dell’Accademia dei problemi geopolitici. E stato capo del dipartimento degli Affari generali del Ministero della Difesa dell’Unione Sovietica, segretario del Consiglio dei ministri della Difesa della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), capo del Dipartimento di cooperazione militare del ministero della Difesa della Federazione Russa. L’11 settembre 2001 era capo di stato maggiore degli eserciti russi.


Roberto i punti sono questi:
1)noi non abbiamo NESSUNA prova che Bin Laden c'entri qualcosa
2)Bin Laden non ha mai confessato
3)Il governo americano(vedi PNAC)ne aveva la volonta' e i mezzi per farlo
4)sulla base di prove che non ci sono sono state scatenate 2 guerre e le liberta' personali in America sono andate a farsi benedire
5)Anche altri attentati(vedi Londra)quasi sicuramente sono opera di servizi segreti e non solo americani
6)Da che mondo e mondo il terrorismo e' stato usato dall'intelligence per i propri scopi
ecc.ecc.ecc.

Riflettici un pochino sopra...
Ciao




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