Re: Stasera SPECIALE TG1 I MISTERI DELL'11 settembre

Inviato da  roberto55 il 6/9/2006 13:51:10
Mi sono registrato al Vostro sito poco fa e questo è il primo post che invio nel forum.

La questione 11 settembre mi appassiona da tempo e da diversi mesi seguo, con l’assiduità che il poco tempo a disposizione mi consente, sia Luogo Comune che il sito di Paolo Attivissimo.

Premetto, perché non vi siano equivoci, che la mia posizione è al 99 per cento simile a quella di Paolo, di Henry e di tutti quelli che ritengono che le tesi cosiddette “complottiste” non siano null’altro che fantasiosi castelli in aria.
L’ho detto subito, e mi scuso fin d’ora se questa potrà apparire come una “provocazione” ma, prego tutti di credermi, non è così.

Se nella vicenda dell’11 settembre ci fosse qualcosa di realmente oscuro sarei il primo io ad ammetterlo, come nel particolare – francamente poco credibile ma “giustificabile” dal punto di vista del desiderio dell’amministrazione americana di tranquillizzare la cittadinanza – del passaporto del dirottatore ritrovato tra le macerie delle Torri Gemelle.

Vengo al perché di questo mio intervento.

Tutti discutete del grado più o meno alto di abilità dei piloti dirottatori e della difficoltà, più o meno elevata, delle manovre che questi sarebbero stati chiamati a compiere.

Domando: ma a nessuno è mai venuto in mente che potrebbero essere stati gli stessi piloti di linea, sotto grave ricatto, a compiere quelle manovre?
In fondo nessuno sa cos’è realmente avvenuto su quegli aerei: tutti sono morti e nessuno ha potuto raccontare nulla.

E se i terroristi avessero fatto ai piloti il seguente discorso: “Noi, di te pilota, sappiamo tutto: sappiamo chi sei, dove abiti, conosciamo l’identità dei tuoi cari e dei tuoi figli. Tu sei destinato a morire insieme a noi. Se esegui i nostri comandi e ti dirigi verso l’obiettivo che ti indichiamo morirai solo tu; se ti rifiuti moriranno anche tua moglie, i tuoi figli, tutti i tuoi cari. Scegli tu cosa fare”?

Certo, è difficile supporre che i dirottatori potessero conoscere realmente l’identità dei piloti che avrebbero condotto quella mattina quei voli, ma questo non dice granché.
Poteva essere benissimo un bluff, quello dei dirottatori.
Ma nel dubbio di quei concitati momenti i piloti potrebbero benissimo aver pensato che dicessero la verità, ed aver scelto di colpire – loro stessi – gli obiettivi per non mettere a repentaglio la vita dei loro familiari.

Qualcuno ha mai pensato a questo?

Vi ringrazio per l’ospitalità.



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