Re: Stasera SPECIALE TG1 I MISTERI DELL'11 settembre

Inviato da  Orwell84 il 5/9/2006 10:53:03
Di questo non se ne è parlato vero?!

Nei giorni immediatamente precedenti la catastrofe, è stata riscontrata una intensa attività di scambi azionari legata alle azioni delle compagnie aeree coinvolte nei dirottamenti. Nello specifico, l'8 settembre 2001 grandi quantità di azioni della United Airlines - una delle due compagnie coinvolte - vennero vendute "allo scoperto" da investitori rimasti sconosciuti. Questa tipologia di operazione finanziaria consiste nella vendita ad un dato prezzo di titoli non posseduti. Chi la compie deve, entro una certa scadenza, acquistare e consegnare i titoli ceduti al compratore. Ovviamente, la vendita allo scoperto è un'operazione di tipo speculativo per cercare di comprare al prezzo più basso possibile e vendere al prezzo più alto possibile, talvolta non esente da sospetti di insider trading. Nel caso della United Airlines, si parla di profitti per almeno 2.770.000 dollari, a fronte di una spesa di soli 207.000 dollari.

L'Istituto "Herzliyah", un ente israeliano di politica internazionale per l'antiterrorismo, ha documentato ulteriori transazioni finanziarie relative sia alle due compagnie aeree coinvolte negli attentati (United Airlines e American Airlines), sia varie società che avevano sede presso le Twin Towers. Ad esempio, fra il 6 e il 7 settembre sono state acquistate 4.744 put options su United Airlines al Board Options Exchange di Chicago (per un profitto di circa 5 milioni di dollari), mentre il 10 settembre sono state acquistate 4.516 put options su American Airlines ad un valore sei volte maggiore di quello normale (per un guadagno di circa 4 milioni di dollari). Nessun caso analogo ha riguardato altre compagnie aeree negli stessi giorni.

Sempre fra il 7 e il 10 settembre sono state acquistate 2.157 put options della Morgan Stanley Dean Bitter & Co. (società che occupava 22 piani del World Trade Center) e di 12.215 put options della Merril Lynch & Co. (società con sede vicino al WTC). Soprattutto per la prima società il movimento è stato decisamente sospetto, dato che precedentemente non si superava la media di 27 opzioni al giorno; per la seconda, la media era di 252 opzioni al giorno. Anche qui i guadagni si misurano nell'ordine di milioni di dollari: 1,2 milioni nel caso della Morgan Stanley, quasi 5,5 nel caso della Merril Lynch.

N. M. Ahmad sostiene che:

«Queste transazioni finanziarie multiple, così imponenti e senza precedenti, indicano senza margini di dubbio che c'erano investitori che stavano speculando in anticipo sulla catastrofe di metà Settembre 2001, che avrebbe coinvolto la United Airlines, l'American Airlines e gli uffici delle Torri Gemelle – un chiaro segnale del fatto che sapevano in anticipo, o addirittura erano coinvolti negli attacchi dell'11 settembre.»

Anche il Presidente della Bundesbank tedesca Ernest Welteke ha afferma sul New York Times del 28 settembre 2001 che sui mercati:

«[...] ci sono stati movimenti di grande importanza, e l'aumento del prezzo del petrolio verificatosi proprio prima degli attacchi è altrimenti inspiegabile.»

Perfino l'autorevole quotidiano Gran Bretagna The Times scrive il 18 settembre 2001:

«Le autorità americane stanno indagando su una quantità insolitamente consistente di azioni di linee aeree, compagnie di assicurazioni e fabbriche di armi che sono state svendute nei giorni e nelle settimane precedenti agli attacchi. Ritengono che le vendite siano state fatte da persone che sapevano dell'imminente disastro.»

Qui dinamiche di incidenti formulate su 5 soli fotogrammi (gli altri usciranno gradualmente a scadenze elettorali precise, vero?!) non c'entrano...

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