"Rescue me"_-_L'11/9 dei pompieri è un telefilm

Inviato da  UncasO il 24/2/2007 18:20:57
Come si sentono i pompieri che hanno perso i loro colleghi, amici e parenti quel giorno?

La risposta puntuale arriva dalla tv americana FX Network, sotto forma di drama-fiction sulla vita di uno di essi, in servizio quel giorno di settembre e sofferente per la perdita del migliore amico, cugino e collega che gli appare sotto forma di allucinazione, un tema ormai divenuto tormentone nella tv USA per cui pare che i morti non vogliano proprio saperne di essere tali.

Il plot è ormai un classico e la Sony Pictures non va contro la regola di marketing "quello che funziona non si cambia". Il protagonista è un burbero, un cowboy/marines adattato all'ambiente metropolitano senza alcuna concessione all'inusuale. Gli episodi visti finora sono principalmente incentrati sul suo lento e sofferto recupero dal trauma subito, l'unica concessione ai temi sociali se la giocano già al secondo episodio con il tema dell'integrazione gay nel FDNY: il parmigiano sulla pastasciutta per gli sceneggiatori americani negli ultimi anni, funge da adesivo sul paraurti dei network per comunicare al mondo: "Hey, siamo sensibili ai problemi del mondo".

Per ora ne ho visti solo 4 ma non c'è traccia di alcuna indicazione che gli autori vogliano rischiare di toccare con un bastone temi come le indagini, i colpevoli dell'attentato o le polemiche sulla tossicità dell'aria a ground zero. Potrebbero essere medici, avvocati o poliziotti, l'unico elemento che distingue questo serial dalle centinaia di proodotti simili è l'evento traumatico comune che i protagonisti condividono, peraltro sfruttato per inserire negli episodi la figura tanto cara agli autori di tv moderni: lo psicanalista.

Spero di non aver sbagliato sezione postando qui una discussione su un prodotto televisivo che pare abbia l'unico scopo, nella migliore delle ipotesi, di sfruttare il richiamo creato dal sacrificio dei pompieri in seguito all' 11/9. Mi sembrava utile far notare un'altro modo escogitato dall'industria dell'entertainment per supplire alla mancanza cronica di informazione sui protagonisti in prima persona, inoltre sono quasi sicuro che prima o poi giungerà anche in Italia visto che attualmente è trasmesso in ben 20 nazioni su tutti i continenti. Insomma un'altro mattoncino sul muro che con il tempo andrà a coprire l'interesse delle persone trasformandolo in indifferenza annoiata, l'altra faccia della censura suul'11/9.

Rescue Me su wikipedia(EN)

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