conferenze di TARPLEY

Inviato da  Bambooboy il 16/11/2007 0:37:46
esco adesso dalla conferenza tenuta da W.B. Tarpley a Torino.

assolutamente interessante e da non perdere ( prossime date in italia ).

la conferenza non ha riguardato un'analisi dettagliata dei singoli fatti dubbi del 9/11, ma è stato tutto un escursus geopolitico, mirante ad evidenziare i pericoli della "prossima" terza guerra mondiale. guerra possibile anche a causa dei fatti del 9/11. o come i fatti del 9/11 si inseriscano perfettamente sulla strada di una prossima 3°WW.

purtroppo il tempo è sempre tiranno, per cui tutti gli argomenti trattati, tutti i singoli casi esposti, tutta la memoria e l'analisi storica e di indagine che il buon Tarpley ha potuto travasare ai presenti, è ovviamente stata in forma compressa.

per chi, ormai da tempo, è abituato a dover "scontrasi" con fanatici delle VU, disposti a sminuzzare il singolo dettaglio fino a renderlo anonimo e così a decontestualizzarlo completamente, la conferenza ha avuto il pregio di "sentirsi a casa", e tornare a navigare in acque capienti, dove tutto è interconnesso. una bella gioia, continuare a rendersi conto di non soffrire di allucinazioni ;)
da un punto di vista piu' tecnico e mirato, debbo invece dire che le parole pronunciate non han aggiunto alcun particolare "piccante" ( anzi. alcune imprecisioni pure sono state dette [ ad esempio suilla completa assenza di "rottami" ritrovati a shankville ], ma queste non han minimamente inficiato il filo logico del discorso. se poi si pensa che lo scopo primario di simili conferenze non è l'analisi metodologica puntuale, ma la disseminazione di informazioni e sopratutto la contestualizzazione di fatti: beh: onestamente devo dire che si è trattato di un gran buon lavoro.

tra l'altro, ad esempio, segnalo come molto interessante, un accento di Tarpley alla vicenda dello scandalo Contras.
piu' o meno, testuali parole: "...era dai tempi dello scandalo iran-contras, che mi domandavo dove erano andate a finire quelle persone; quelli che tiravano tutti quei fili..."
analisi quanto mai azzeccata, e su quei personaggi, sarebbe bene che anche noi andassimo a rileggerci un po' di storia e di documenti.

altro punto altamente interessante che mi permetto di segnalare, è come, in poche parole, sia riuscito a smantellare l'assunto che un complotto di simili dimesioni, potesse essere gestito e posto in essere da poche persone.

altro punto interessante, le informazioni sulle "divergenze" ( e le motivazioni plausibili ) tra le diverse forze militari e di sicurezza americane (per l'esattezza, Tarpley vede nelle forze dei comandi dell'aviazione e di quelle preposte alla gestione delle armi termonucleari, i propulsori delle spinte verso la 3°ww ).

valida, e molto, la ricostruzione delle fasi del golpe.
validi, e molto, le varie ricostruzioni storiche.

per concludere, mi sento quindi di consigliare a tutti quelli che possono, di partecipare alle prossime conferenze che sta tenendo in giro per l'italia.


PS: ho ovviamente approfittato per comprare il libro [ La fabbrica del terrore ]. appena avro' finito di leggerlo...vedro' di aggiungere qualche spunto e qualche particolare.

ppss: abbastanza barbina la figura del giornalista de La Stampa...che non è riuscito - nella sua introduzione - a focalizzare minimamnete l'ambientazione [ del 9/11 probabilmente non ha mai letto nulla ], e l'unica cosa che ha cercato di fare - goffamente a pare mio - è stata una vaga difesa di ufficio della classe dei giornalisti, che - parole sue - non possono sposare una tesi, perchè compito del giornalista ( e di chiunque voglia cimentarsi in analisi ) è quella di mettere tutto in dubbio.
come ragionamento sarebbe anche giusto...ma non mi sovvengono articoli del La Stampa, dove le VU mai siano state messe indubbio [ per la cronaca, Tarpley nel corso delle sue parole, l'ha semplicemente sputtanato ]

buonaserata a tutti

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