Re: V for Vendetta !

Inviato da  Jody il 20/11/2007 15:44:55
avevo scritto la recensione per il giornale della mia associazione, vedo che il film è apprezzato (?) anche qui quindi la propongo.

“Un altro film preso da un fumetto? Oh per favore no!”... è vero, ultimamente gli effetti speciali realizzati con i computer hanno fatto esplodere la mania di produrre film presi dai fumetti in quantità effettivamente abnorme. E se lo Spider Man di Sam Raimi è stato un buon risultato (almeno il primo della serie) la maggior parte degli altri ha lasciato molto a desiderare relegando il genere ai bambini e ai post adolescenti nostalgici.
Ma quando si parla di fumetti bisogna tener presenti che non tutti questi sono uguali.
Per intenderci meglio: ci sono gli albi periodici dei supereroi riservati ad un pubblico di giovanissimi, i fumetti in bianco e nero della casa italiana “Sergio Bonelli Editore” adatti ad un pubblico di qualunque età (Tex e Dylan Dog tanto per capirci) e infine le storie raccontate nei cosiddetti “graphic book” fatti per un pubblico molto più adulto e disposto a sborsare considerevoli cifre.
Di quest'ultima categoria fanno parte tutta una serie di bellissime opere che si fanno apprezzare, oltre che per i disegni, per la storia, la caratterizzazione dei personaggi e l'originalità del soggetto. Esattamente come un libro, insomma. Voglio citare (a beneficio di chi voglia avvicinarsi a questo mondo che riserva delle autentiche sorprese), Maus di Art Spiegelman, Perseopolis di Marjane Satrapi, Sin City di Frank Miller, Prima dell'Incal di Jodorowsky & Janjetov, Sandman di Neil Gaiman, Preacher di Garth Ennis, OMAC di John Byrne, Watchmen di Alan Moore.

Dello stesso Alan Moore è per l'appunto il fumetto V for Vendetta da cui è stato tratto il film dei fratelli Wachoski (gli stessi autori di “Matrix”).
Questa opera è stato concepita dall'autore al momento della riconferma della Thatcher al governo dell'Inghilterra dopo la guerra nelle Falkland; in tale periodo storico è ben comprensibile la paura dell'autore di vedere sprofondare l'Inghilterra in una forma di fascismo. Ed è proprio questa paura che ha ispirato la realizzazione del fumetto.
È, in estrema sintesi, una condanna senza appello di ogni forma di dittatura, politica, religiosa psicologica. Nonché un accusa alla politica di usare le paure di ogni uomo per controllare e soggiogare la popolazione.
Ogni vignetta è un opera d'arte che grida il suo elogio alla libertà, ogni sequenza ha un solo fine: mettere a nudo le menzogne che “il potere” può raccontare solo al fine di controllarci togliendoci le nostre libertà.
Il film, sotto la sapiente mano dei Wachoski, non solo riesce a rispettare abbastanza fedelmente la storia, ma riesce anche nell'impresa di renderla più attuale. Tramontato o quasi l'incubo della guerra nucleare che caratterizzò il clima degli anni ‘80, i Wachoski scelgono di usare l'incubo degli attacchi biologici. Oppure, sempre confrontando il film con il fumetto, usano molto di più la definizione "terrorista" per il protagonista (che per tutto il film sarà chiamato semplicemente “V”), presumibilmente per sottolineare quante volte questa parola sia stata usata a sproposito nei nostri giorni.
La storia è geniale ed imprevedibile, e svelarla sarebbe veramente un delitto. Dico solo che il film è un'accusa spietata al nostro tempo e alla nostra società, all'uso distorto dell'informazione, all'ipocrisia delle gerarchie religiose colluse con le peggiori parti del potere.
Non è possibile vedere il film senza pensare a quanti diritti stiamo calpestando nel nostro civilissimo mondo occidentale con la realizzazioni di prigioni come Guantanamo (solo per citare quella più famosa) o di “centri di accoglienza” per stranieri che niente hanno da invidiare ai lager o ai gulag.
Ed è proprio questa l'accusa più forte del film, quella contro la cosidetta maggioranza silenziosa che preferisce le comode menzogne alla scomoda realtà per scambiare quotidianamente la propria tranquillità con la libertà ed i diritti degli “altri”.
Non ho potuto fare a meno di uscire dal cinema con un motivetto in testa che faceva più o meno cosi....
"Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,
quanti anni avesse visto allora o di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli..."

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