Re: INTERSTELLAR (spoiler)

Inviato da  Maksi il 28/3/2015 11:28:57
Non l'ho visto Interstellar, e non lo vedro'. Di Nolan riconosco solo Memento come film veramente ottimo (il ragionamento dei cicli a piu' strati). Gli altri hanno si un valore tecnico quasi kubrickiano, ma poi si evidenzia quell'insopportabile marchio hollywoodiano che vorresti spedire Nolan a fare una cura Ludovico . Matthew McConaughey ha evidentemente venduto l'anima al diavolo, perche' ho visto la seria True Detective, dove piu' che un attore sembra un messia, tanto esprimeva... poi anche li' - ovviamente - hanno cagato l'ultimo tassello (anche il penultimo in realta'), perche' d'accordo Nietzsche, Schopenhauer, Lovecraft con il "Male cosmico", il "satanismo" d'elite (in realta' abbastanza circoscritto)... pero' poi bisogna concludere come una puntata qualsiasi di Una signora in giallo.

Tralascio Interstellar e Nolan e vorrei un poco soffermarmi su Kubrick ed il suo 2001 (gia' solo la data evoca quel film... incredebili la potenza simbolica dell'opera). Ricordo che questi discorsi, seppur possibili "seghe mentali", sono molto piu' importanti che trovare la "prova" del complotto in un disatsro aereo (ed anche qui se comicniassimo a ragionare in maniera un po' piu' "sottile" si potrebbe intuire il significato rituale della cosa: propagazione emotiva attraverso i media, l'atto del sacrificio, il nome Germanwings associato all'atto della caduta... sono tasselli indiziari per pensare ad un rituale propiziatorio - come "nei tempi antichi" - per acapparrarsi il favore degli Dei, probabilmente per una guerra che per ora sembra ancora solo sotterranea. Ricordiamoci che siamo vicini a Pasqua ed i sacrifici abbondano: bambini bruciati di qua, cittadine esplose.... ma basta cosi'). Se volessimo capire Kubrick nel suo significato filosofico ma sopratutto psichico, bisogna capire anche la sua nemesi fiolosofica e psichica: Richard Wagner. I due hanno una visione artistica uguale, ma archetipicamente sono agli antipodi. Negli ultimi 150 anni, o quasi, c'e' stata una dialettica totale tra l'idea messianica ebraica e quella germanica, che ha prodotto due poli che si contendevano la visione del destino universale. Lo stesso si potrebbe dire dell'ebreo Freud e dell'ariano Jung.
Ritornando a Kubrick vs Wagner si evidenzia una controposizione del Destino: se in Wagner il Destino si compiva attraverso un sacrificio per recuperare un simbolo della nostra ascendenza divina, come il Santo Graal (o l'Anello); Kubrick invece fa' l'esatto opposto mostrando il destino nell'intento di perdere i simboli - la psiche', l'anima - ormai passati, con lo scopo di proiettarci nel futuro del Uomo Nuovo (questo si evidenzia in tutte le sue opere, nell'Odissea avviene solo l'ultimo livello). In pratica se Wagner sacralizza il destino dell'Uomo puro di cuore (e di sangue), Kubrick de-sacralizza il destino stesso, mostrandolo come una inevitabile caduta di un progetto cosmico e divino. Sono due mondi psichici contrapposti; ma mentre il "destino" di Kubrick ha vinto (la produzione hollywoodiana e' ormai incetrata solo su questo), quello di Wagner e' solo un'eco di mondi ormai peduti e sotterrati: il Sacro non esiste piu'. La psiche giudaica ha vinto e con questo ha decretato l'estinzione dell'uomo spiritualmente ario, consegnandolo al disfacimento del proprio retaggio psichico e di sangue.

Ho fatto una semplice sintesi, per capire che c'e' in atto una battaglia spirituale apocalittica, fatta a livelli "ultra-umani"... o "alieni". Quando guardo i film di Kubrick mi mettono un disagio incredibile. Questo non vuol dire che le sue opere non mi attraggono, anzi, ma che psichicamente sono contrapposte al "mio" destino spirituale.

Ripeto, hanno vinto loro... per ora e per questo ciclo almeno.

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