Re: Cinema: Trailers - anticipazioni

Inviato da  Rickard il 16/5/2013 14:29:29
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Calvero ha scritto:
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Visto, tanto per fare felice l'anima nerd che è in me (i primi videogiochi non si scordano mai ).

Solita merdina propagandistica sull'accettare supinamente il proprio ruolo in cambio di un contentino.

Walt-Fucking-Disney


Mi fido del tuo giudizio. Non sono d'accordo sul Walt_Fucking-Disney a prescindere. Anche se quando merita il titolo, lo merita al MILLE x MILLE, su questo non ho dubbi

Bhe, visto che si parla di tuffi nel passato, facciamone un altro rivestendo i panni del piccolo critico cinematografico (che avevo dismesso con gran sollievo di tutto l’Orbe Terracqueo).










**************SPOILER ALERT**************











NON LEGGETE SE NON VOLETE SPOILER DEL FILM NON DITE CHE NON VI HO AVVERTITI











Il film narra le vicende dell’eponimo protagonista, Ralph Spaccatutto, “cattivo” in un videogioco arcade fittizio da 30 anni in cui lui spacca un condominio prima di essere puntualmente sconfitto dall’eroe e buttato nel fango. Ralph è stanco di fare il cattivo e di essere incastrato in questo ruolo senza alcuna soddisfazione o riconoscimento, mentre tutte le glorie e gli onori vengono tributati a Felix, protagonista “buono” del gioco; egli confida questi sentimenti all’“anonima cattivi”, associazione che raccoglie chi, come lui, subisce il fardello del ruolo di cattivo (Bowser, zombie e tanti altri).

Il “fattore di stress” arriva proprio in occasione del trentennale del gioco, ricorrenza in cui, per l’ennesima volta, Felix viene festeggiato e Ralph ignorato e un’improvvisata di quest’ultimo nella festa rimarcherà questo doppiopesismo. La cosa viene chiarita: Ralph non avrà mai torte e onori, a meno che non riesca ad ottenere una medaglia che ne attesti il valore. Presa sul serio la sfida, il nostro abbandonerà il proprio videogioco per intrufolarsi in altri, alla ricerca della tanta agognata medaglia, chiave per una vita di riconoscimenti, torte e superattici.

Siamo quindi alla più classica storia di rivalsa sociale, in cui l’ambientazione è leggermente videoludica e nostalgica, in modo da coglionare tutti quelli che, essendo cresciuti a pane e Nintendo, subiranno l’effetto nostalgia.

La struttura del racconto non solo è spaventosamente prevedibile in tutte le sue dinamiche, ma è fortemente intrisa di propaganda dello stampo più conservatore. Ralph parte come “eversivo”, non accettando più il ruolo che la società gli impone ed emigra in altri videogiochi (altri mondi, altre realtà), agendo inizialmente come inconsapevole portatore di caos, disturbatore dell’ordine costituito e delle varie “programmazioni” (nel senso più ampio del termine).

Ma Ralph non è un vero eversivo, non vuole rivoltarsi davvero al sistema o anche solo cambiarlo, vuole solo una medaglietta, un piccolo riconoscimento, vuole una piccola fetta di torta. Un po’ come i poveracci che sbraitano contro la borghesia non per l’intrinseca ingiustizia dello stato di cose, ma perché vorrebbero essere anche loro “lassù” (nel metaforico superattico del film) a condividere feste e torte, mentre sono costretti a rimanere nel fango della discarica.

Durante il film ci sono i classici personaggi spalla, da una bambina-maschiaccio in un gioco zuccheroso (in senso letterale) alla donna supertosta, proveniente da una specie di incrocio tra Halo e Call of Duty, anche qui, gli elementi propagandistici di questo tipo di personaggi sono assai evidenti.

Il cattivo del film è un antico personaggio di un gioco di kart che era emigrato dal suo gioco, non riuscendo a sopportare l’idea di essere ormai superato, ed era giunto a riprogrammare lo zuccheroso gioco di Sugar Rush per esserne il re. Anche qui, il punto è abbastanza chiaro: chi si ribella all’autorità creando la “propria” realtà è il cattivo da eliminare.

Infine il cattivo sarà (ovviamente) sconfitto, la ragazzina-maschiaccio assurgerà a legittima principessa di Sugar Rush (che, umoristicamente/propagandisticamente, vorrà convertire in una democrazia costituzionale), la donna supertosta di Hero’s Duty si sposerà a Felix, il protagonista buono del gioco, e Ralph, completando la parabola, tornerà quieto quieto al suo dovere, incarnando di nuovo il ruolo del cattivo con rinnovata soddisfazione, accontentandosi di qualche riconoscimento da parte della classe dominante (una torta e una casa meno cessosa).

Alla fine è tutto qui: la storia di uno che comincia incendiario e finisce pompiere, come se ce ne fossero poche; la cornice videogiochistica è puro specchietto per le allodole, tanto per attrarre un pubblico più vasto dei soliti mocciosi.

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