EDIT: Calvero: vedo che hai ricordati i punti, mentre rispondevo. non sono convintissimo.
Non voglio sfuggire alle domande poste in precedenza da Calvero.
Citazione:
1) l'insistenza, classica negli incubi, in cui chiedeva un caffè ... al limite della forzatura logica;
questo non lo ho notato. Anche se di insistenze il film era pieno, anche troppo. Ad esempio l'ossessione verso la cassaforte. Verso le regole di comportamento dentro i sogni, prescritte da Cobb a tutti e mai da lui seguite. L'ossessione per i totem, gravata da molte contraddizioni...
E il totem di Mal, la trottola che Cobb porta via dalla cassaforte e che chiude ambiguamente il film, in realtà condensa entrambe le ossessioni.
Citazione:
2) i colpi esplosi troppo facilmente evitati;
in effetti nei sogni è facile, ma nella realtà un po' meno. Ma siamo al cinema
Citazione:
3) la sequenza in cui rimane "stritolato" nella viuzza come se i muri si stringessero sempre più (classico episodio negli incubi);
anch'io vedendo la scena ho pensato: ma a cosa cavolo serve una via così; ma perchè si è infilato là dentro; ma sarà un sogno (solo che dovremmo essere al livello zero!)
Citazione:
4) la via di salvezza al limite del miracoloso con l'arrivo del giapponese, proprio come quando nei sogni arriva l'aiuto utopico a salvarci dalle nostre paure che stanno collassando;
vabbè succede sempre anche nei film di azione...Citazione:
5) al "risveglio" prende il totem, lo fa girare, e lo fa cadere per sbaglio e non riprova ... quindi non si è potuta constatare la comprova se stesse sognando oppure no.
infatti. Ma non solo al finale anche nella scena nel sottobottega di Yussuf.
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