Re: La Passione di Cristo - un film orrendo

Inviato da  Pausania il 20/6/2006 18:23:25
Un bel luogocomune tanto per cominciare:

Citazione:
Il film di Gibson è esageratamente e inutilmente “realista” e fantasioso insieme, crudelmente iper-realista e mistificante, un film a cui si può probabilmente riconoscere un solo “merito”, se di merito si può parlare, e nemmeno tanto pregevole essendo in netta discordanza con il resto, ossia l’aver restituito, almeno in apparenza, un tratto di autenticità sotto il profilo dell’identità linguistica nel contesto storico-ambientale di riferimento, in quanto all’epoca di Gesù l’aramaico era la lingua parlata dagli Ebrei, mentre il latino era l’idioma usato da Pilato e dai i Romani.


E' assai improbabile che qualcuno abbia mai parlato latino da quelle parti del mondo. Che si parlasse aramaico mi va anche bene, ma latino proprio no. Siamo noi che pensiamo che nell'impero ci fosse una lingua ufficiale e che per giunta fosse il latino. In realtà la lingua franca dell'est del Mediterraneo era il greco. Infatti la scritta sulla croce era trilingue: aramaico (la lingua del luogo), latino (la lingua del diritto), e il greco. Nessuno si è mai chiesto perché ci fosse la versione in greco in Palestina?
Qualche anno più tardi, quando Paolo (cittadino romano di Tarso) viene accusato di fronte al governatore romano di Gerusalemme, si parlano amabilmente in greco, come gli Atti degli Apostoli testimoniano.
Diciamo che Gibson ha fatto lo sborone ma non gli è riuscito molto bene, ad un'attenta analisi, e quando Cristo si è messo a parlare il latino mi sono davvero afflosciato a terra per il gran ridere. Fantasia, ma tanta fantasia.

Altro mezzo luogo comune:

Citazione:
l’acceso, estremo e rozzo antisemitismo che trasuda da ogni sequenza della pellicola cinematografica di Mel Gibson


A onor del vero, per quanto il film sia ridicolo, questa è l'unica cosa su cui Gibson si è attenuto ai Vangeli. Lasciamo perdere l'antisemitismo, che non c'entra una cippa. In realtà i Vangeli sono stati scritti dopo il 70 d.C., nel bel mezzo di una profondissima crisi tra Roma e lo stato giudaico, culminata con la distruzione del tempio e con un grandissimo giramento di santissimi da parte dell'autorità nei confronti degli ebrei. Mi pare che i Vangeli facciano di tutto per assolvere Roma (il governatore Pilato) e far ricadere - di conseguenza - la colpa sugli Ebrei. Non tanto antisemitismo (i primi cristiani si consideravano una parte dell'ebraismo) quanto un'accorta scelta: se davvero Gesù è stato crocefisso, la responsabilità era romana e basta, non ebraica, e il reato doveva essere di rivolta o sedizione. Solo che il Vangelo riporta che sono gli Ebrei a volerne la morte, mentre il buon Pilato (in realtà era un tipetto alquanto duro con i sudditi) non aveva avuto alcun ruolo a riguardo.
Gibson si è attenuto alla lettera del Vangelo, solo che oggi il Vangelo non lo si legge più e pare che certe cose piovano da chissà dove per discriminare questo o quello.

Non dimentichiamo la splendida interpretazione della Celentano che tiene in braccio l'Anticristo interpretato da Ciri-biri-bin Kodak! Nemmeno il Brian di Nazareth si sono visti tali accessi di ilarità

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