Re: Scie chimiche ?

Inviato da  Polifilo il 7/7/2006 1:01:58
Rispondo a Refosco:

1. non sono in grado di quantificarti al momento l'entità dell'aiutino.
Considera che sostanze chimiche come quelle citate sono in grado, in missili antiaerei a propellente solido, di fornire impulsi specifici (cioè spinte unite alla durata della propulsione) di uno o più ordini di grandezza rispetto a propellenti classici a base di gomme combustibili (il thyokol) ed esplosivi (cordite, balistite o nitroguanidina. Le velocità impartite sono dell'ordine dei campi ipersonici (< Mach 5-7) in corpi delle dimensioni dei vecchi sparrow da 3 secondi di impulso e mach 5 max di velocità. +o-, dati reperibili su riviste del settore da acquistare in edicola e quindi di pubblico dominio.
Posso valutare che additivi a base di borano possano configurare risparmi di carburante nei motori attuali di circa un 5-20%. E' solo un'ipotesi, bada bene (non sono un ingegnere aerospaziale, sono solo un modesto chimico),
ma in un periodo di vacche magre e biada cara anche l'1% son picci.

2. la citazione: vedi, ci dicono che il problema del petrolio non esiste, è solo contingente ai problemi del terrorismo, poi passa, ci sono riserve per 200 anni... e poi si presenta un quadro in cui forse (ti ricordo stiamo facendo delle ipotesi su alcune osservazioni) gli aerei convenzionali cominciano ad adottare carburanti "truccati", ti aggiungo che il gasolio costa quanto la benzina (per cui, se già la benza era sintetica signigìfica che nei nostri common rail mettiamo gasolio sintetico non derivato da distillazione di pregiati petrili leggeri ma dal trattamento di schifosi petroli pesanti raschiati dal fondo dei giacimenti), ci sono rumori, voci, esperimenti e documentazioni su sistemi di propulsione aerea non proprio convenzionale e adatti a combustibili gassosi (bombardieri a metano? un pieno 10 euro?). E' il contrasto tra ciò che si ricerca ed ormai si applica e il quadro ottimistico del "tranquilli non sta cambiando niente" che trovo sottilmente inquietante.

3. il pulse detonation è un motore a reazione privo di parti in movimento, è qualcosa di simile ad un ramjet, nel quale l'aria entra nel motore dell'oggetto in virtù dell'avanzamento di questo nel mezzo, viene compressa da una strozzatura e miscelata al combustibile: la detonazione della miscela espandendosi nell'ugello provoca la propulsione. Il concetto è quasi vecchio, ci andavano le V1 tedesche durante la 2aGM. Essendo un ramjet può garantire un inviluppo di regimi più spinto rispetto ad un turbofan tradizionale, non ha parti in movimento per cui è più leggero e meccanicamente semplice, è compatibile con combustibili gassosi. La gestione dell'onda d'urto pilota anche lòa fase compressiva (e qui andiamo sul molto complicato).

4. lo scarico di un motore simile dovrebbe fornire una scia di condensazione del tutto peculiare: immagina un filo sottile con degli anellini infilati o, se vuoi, delle ciambelline (donuts) infilate lungo un bastoncino (on a rope). Simili scie di condensazione (o contrails) sono state osservate negli USA e in alcuni stati europei, in passato associati alla presenza di aerei da ricognizione strategica (U2, TR1, SR71). Ciò ha fatto nascere il sospetto che tali scie fossero legate ad un nuovo tipo di ricognitore strategico propulso da un motore non convenzionale ed esso stesso di architettura non convenzionale. Si tratterebbe di un oggetto lenticolare simile al seme di zucca (pumpkin seed), per il quale è stato anche ipotizzato un sistema di combustione laminare sulla superficie esterna per provocarne la portanza e la manovrabilità.
Il drone verrebbe portato alla quota e velocità necessarie da un aereo madre, propulso da turbofan a geometria variabile, simili ai turbofan dell'SR71, in grado di convertire il funzionamento da turbofan a ramjet/pulse detonation.
Ne avrai sentito parlare come uno dei candidati del "Progetto Aurora", progetto penso ormai concluso in vista di altri progetti di aerospazioplani che combinino tutte queste tecnologie in oggetti + operativi.

5. per l'aumento di rumore devo dirti che la cosa mi rende perplesso. Amo passare qualche momento ad osservare decolli ed atterraggi in testa di pista presso il locale aeroporto e rimango sempre stupito da quanto siano silenziosi i motori di oggi. è anche vero che ancona non è l'umbilicus mundi e che probabilmente gli operatori locali non abbiano ancora adottato soluzioni particolari. Posso supporre che l'aumento di rumorosità sia dovuto a diverse condizioni locali (dal microclima alla disposizione di vecchi e nuovi edifici) che modificano la trasmissione e la percezione dei suoni. tieni anche conto del fatto che esistono strette normative europee sulla rumorosità degli aerei e non tutti i motori sono certificati in tal senso: airbus, saab, boeing lo sono; aerei + vecchi o di produzione russa (antonov, ilyushin, tupolev) non lo sono e magari preferiscono pagare penali piuttosto che rimotorizzare. L'aumento di rumorosità potrebbe essere quindi legato ad una maggior frequenza di voli di aerei rumorosi.
In ogni caso non credo che eventuali additivi possano influire sulla rumorosità: è un pò come la storia dell'olio di colza lo devi poter utilizzare senza cambiare drasticamente il tuo motore sennò che convenienza c'è?
Devono cmq essere rispette delle specifiche di temperature e flussi, ergo regimi di rotazione di turbine ventole e compressori (ergo vibrazioni sonore) dei motori attuali.

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