fuckchem ha scritto:
Ecco la risposta di Luca Lombroso!!!
"Luca@Lombroso.it" <luca@lombroso.it> ha scritto:
Salve, ho visto anche la mail sulla posta Università, grazie e scusi se non ho risposto subito ma eravamo impegnati in Osservatorio storico
Riguardo le scie di condensazione, le situazioni in cui si formano sono abbastanza prevedibili in base alle condizioni di temperatura e umidità ad alta quota, e mediante l'uso dei radiosondaggi (lanci di palloni sonda che registrano dati fino a oltre 20 km di quota)
queste scie sono formate, semplicemente, da cristalli di ghiaccio, ma sono nubi in sostanza costruite dall'uomo, a seguito del transito dei Jet ad alta quota e al brinamento del vapore in esse contenuto. A seconda delle condizioni possono durare poco o anche a lungo, come è il caso di oggi, e seppur non comportino danni diretti per l'uomo (ovviamente i gas sono inquinanti, ma le nubi di per se non costituirebbero pericolo) hanno un'enorme importanza per i cambiamenti climatici in quanto alterano il bilancio radiativo: in sostanza, lasciano passare luce solare ma trattengono i raggi infrarossi e quindi riscaldano il clima, in misura non ben nota. L'incremento del traffico aereo le rende tuttavia sempre più presenti e importanti.
spero di esser stato chiaro, comunque se ha dubbi non esiti a scrivere ancora
cordiali saluti
PS: mi permetto un "consiglio degli acquisti ", ovvio senza impegno nè obbligo: sta uscendo il mio libro "Il tempo in fattoria guida all'uso delle previsioni meteorologiche in campagna", Edagricole il sole 24 ore. si trova o si può ordinare in qualisiasi libreria
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