Re: Associazione Umanitaria per l'Infanzia

Inviato da  mikko il 23/2/2006 7:29:01
In Bolivia operano varie congregazioni religiose, io aiuto da circa nove anni una che ha la sede pincipale a Cochabamba, grande città con un entroterra nell'altipiano estesissimo, li vi sono 5 persone, ed essendo anche casa di formazione, tra un progetto e l'altro sono praticamente sempre in corsa...

Un'altra sede è a Santa Fè a due ore di strada da Santa Cruz de la Sierra, e lì sono due persone, che come dicevo hanno il tempo appena necessario per dormire, spesso poco anche quello, visto che capita gente a chiedere aiuto a tutte le ore.

Santa Cruz è la regione più estesa della Bolivia e con la natalità più alta, quindi sul territorio c'è un costante bisogno di aiuto.

Progetti dell'Associazione:
1. Costruire a Santa Cruz de la Sierra, un struttura polifunzionale, che sia casa famiglia, per i bambini abbandonati; prima accoglienza per bambini maltrattati e comunque con problemi di vario genere; aiuto alle donne, anche loro subiscono spesso violenze in famiglia; ricreatorio, per allontanare i bambini (che non sempre hanno famiglia) dalla vita di strada; ambulatorio, per dare un'assistenza sanitaria ai molti che di medici spesso non li hanno mai visti; assistenza farmaceutica, le medicine vi sono ma non come da noi, e pochi se le possono permettere; insegnare un mestiere, per permettergli di trovarsi o crearsi un lavoro (altrimenti sono tutti manovali e basta);
fare dei corsi di alfabetizzazione ai moltissimi genitori analfabeti; dare delle basi sull'igiene e quello che serve in base alle necessità; distribuzione vestiario ai più indigenti.

Ed ho guardato solo le necessità della città e periferia (estesissime) senza considerare i fabbisogni del territorio circostante, dove hanno problemi anche maggiori esendo isolati.

2. A Cochabamba, dove oltre le stesse problematiche di Santa Cruz, creare un centro di raccolta, per portare sull'altopiano con l'aiuto anche delle missioni e dove le distanze fra una comunità e l'altra sono più che enormi, generi di prima necessità e aiuti basilari, per quanto possibile.

3. Operare in affiancamento ed aiuto ai progetti delle missioni ed integrarne con altri, loro per numero fisico hanno possibilità limitate e le braccia mancano sempre (anche se fanno veramente molto per la popolazione locale).

Insomma non c'è che l'imbarazzo della scelta, in quanto le necessità sono veramente enormi.
Poi in corso d'opera si vedono le priorità e ci si adegua alle richieste e fabbisogno del territorio.

Spero di aver spiegato per sommi capi le intenzioni di aiuto e lavoro dell'Associazione, certamente queste sono un po' delle priorità che vi sono in loco, poi iniziando a operare, si sa, le situazioni si evolvono e spesso si ingrandiscono.

Maurizio

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