Re: La conquista dello Spazio: perché.

Inviato da  Calvero il 4/2/2014 12:38:00
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Ci si rende conto che più è infinita, ipocrita e pretestuosa l'ambizione, più verrà vestita di valori che non sono per nulla distanti dal fanatismo religioso.

Tutto questo mi ha aiutato a capire e a delineare il "mio" pensiero che vado così, a grandi linee, a formulare:

- l'uomo ha bisogno di Dio, un bisogno che gli scorre nelle vene, nello spirito, nell'anima, nel cuore e, non se ne abbia a male nessuno, nella mente. Un bisogno che è una mancata identificazione a sé medesimo; la ricerca di un'appartenenza universale, cosmica e che possa fare in lui percepire il senso della comunione e della condivisione. Il paradosso è che: - più furente, il bisogno di Dio scorre nelle vene del razionalista e dello scienziato.

Secondo quanto ho studiato in questi anni - e per moltissimi aspetti non servirebbe neanche studiarlo, ho scoperto che il nostro mondo è un mondo costruito fuori dal suo baricentro, e non è il mondo che appartiene all'uomo, ma appartiene a un Potere secolare e, per varie radici, millenario. Un potere conscio dell'umana umanità e del suo ineluttabile scopo.

La mossa strategica per antonomasia, una volta che sai che Dio ha desiderio* di mostrarsi attraverso gli uomini e non solo gli uomini, è quella di dirigere queste forze in direzione di ambizioni che portino - nell'inconscio - al senso di infinito e conquista.

Attenzione, la conquista è un termine, cioè una prigione, come tutti i termini, e la conquista in sé - non ha nulla di malevolo perché in realtà è ciò che riconduce a sé stessi. Così la concepisce la coscienza, il flusso di coscienza.

Quello che viene promosso dalle élite e venne promosso soprattutto attraverso l'illuminismo, è dare alle ambizioni il profumo di Dio e, magistralmente, allontanandolo da esso.

Ecco perché in realtà nessuno è stato capace di rispondere a questo quesito, perché rispondere onestamente significava ammettere di essere religiosi. Ecco perché con esercizi di maieutica è possibile rivelare come il RE sia nudo. Ecco perché le analogie e le metafore sono sconclusionate, perché non possono mentire.

Questo dibattito poteva anche essere basato su di un'altra questione: - Il Papa: perché.

Le risposte sarebbero ipocritamente le medesime:

- vuoi mettere le ricadute che si hanno grazie al Vaticano?

*Non siamo noi, è Dio che ci sta cercando.

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