Re: La conquista dello Spazio: perché.

Inviato da  invisibile il 27/1/2014 10:22:31
Citazione:

Calvero ha scritto:
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...la consapevolezza è una "stella polare" che porta, seconda di come la si avvicini o allontani, a comprendere che alla fine, tutto, è un mero gioco di prospettive. Questo, io ho realizzato.

Si e no. Mi spiego.
La "consapevolezza assoluta" è una stella polare, è quello che nel mondo Spirituale viene chiamata Illuminazione, ricongiungersi con il Tutto, con il Tao.
Ma la consapevolezza è uno "stato dell'essere" che ha molti aspetti. Perché fa parte del PERCORSO della Vita, della crescita ed è come le foglie degli alberi: ogni foglia di ogni albero, ogni anno è diversa, unica e irripetibile.
Facendo l'esperienza di imparare a fare un muro, acquisto la consapevolezza di come si fa un muro: come, perché, quando, quanto e qualsiasi cosa ti venga in mente a riguardo, fa parte della consapevolezza, comprese tutte le sensazioni, emozioni, pensieri, ricordi, progetti, sogni, visioni..... >>> Stato dell'essere.

Citazione:

Certo, la conoscenza è ciò che spieghi, ma ti faccio un esempio. Ora, nel momento che io attingo da uno scambio chiamiamolo intellettuale, qui, adesso, con Te, in questo topic, avviene che le tue informazioni influenzano le mie; a seguire, le stesse potranno "irretirle"; ancora a seguire, c'è una modifica e a seguito di questa modifica: - il parametro che dice dei mie sensi, potrà trasformare la gamma o il "GAIN" con cui filtro/traduco la realtà e, conseguentemente, con esso, lo spettro dei segnali farà sì che io possa essere, potenzialmente ---> più saggio.... in che senso?

... nel senso, che ogni giorno la conoscenza si attiva, è resa più dinamica, poiché il modello interpretativo che darà anima alle mie azioni ha comunque acquisito dati sensibili, tali da definirli - conoscenza. Ed ecco che si arriva alla sapienza:

- la sapienza, verosimilmente, è comunque quel "programma" che proprio nel momento in cui prima TU hai scritto il tuo intervento, ti ha permesso di far collimare la/le tua/tue conoscenza/e al fine di costruire un percorso di deduzioni atto a mostrarmi o a indicarmi una "porta", di fatti è solo sublimando un percorso conoscitivo che raggiungi un determinato grado di saggezza, indi di sapienza. Cioè mettere a frutto i segnali nell'equilibrio che ritieni essere il migliore e/o ti porterebbero a raggiungerlo.

Come avevo scritto sopra, e non a caso), c'è spesso confusione tra i due termini.
Tu non stai parlando della sapienza nel senso del sapere, stai parlando della sapienza nel senso filosofico, Spirituale, che è, quello si, sinonimo di consapevolezza (più o meno). Non è proprio esatto, nel senso che quella sapienza acquisita tramite l'esperienza (e non la semplice informazione), è parte integrante dell'illuminato, del saggio.
Oibò, sto dicendo che sei saggio? Non mi permetterei mai Ma si, sei illuminato e saggio.
Sto dicendo che grazie alle numerose, appasionate, bellissime discussioni che abbiamo avuto io e te, abbiamo fatto ESPERIENZA, anche l'uno dell'altro (anche se molto filtrata da questo strano mezzo) ed abbiamo acquisito una certa consapevolezza sulle visioni altrui. Questo ti permette, in un certo senso, di FIDARTI di me (e viceversa) e questo cambia TUTTO, perché grazie all'esperienza, siamo un po' illuminati su chi sei tu e chi sono io.

Lo cambia a tal punto che non è vero che:

"nel momento che io attingo da uno scambio chiamiamolo intellettuale, qui, adesso, con Te, in questo topic, avviene che le tue informazioni influenzano le mie; a seguire, le stesse potranno "irretirle"; ancora a seguire, c'è una modifica e a seguito di questa modifica: - il parametro che dice dei mie sensi, potrà trasformare la gamma o il "GAIN" con cui filtro/traduco la realtà e, conseguentemente, con esso, lo spettro dei segnali farà sì che io possa essere, potenzialmente ---> più saggio.... in che senso?
... nel senso, che ogni giorno la conoscenza si attiva, è resa più dinamica, poiché il modello interpretativo che darà anima alle mie azioni ha comunque acquisito dati sensibili, tali da definirli - conoscenza."

perché il nostro NON è uno scambio intellettuale. Grazie al VISSUTO è molto di più, perché c'è una certa consapevolezza e per cui quando mi leggi entri (anche senza accorgertene) in uno stato dell'essere diverso da quello che hai per esempio con ivan.... (vale anche per me ovviamente).

Nell'ottica filosofica, si può dire che la sapienza non è il sapere, è molto di più.


Citazione:
Alla fine sai perfettamente come si fa un muro. Ma non lo sai fare, perché non fa parte della tua conoscenza.
Affinché ne faccia parte devi farlo, una, due, mille volte, fino a quando hai vissuto la miriade di esperienze che ti permettono di conoscere come fare un muro.

Vero, ma non scordarti un passaggio. Altrimenti si sminuisce ingiustamente un ITER naturale delle cose: - quando "io" ho fatto un esperienza ecco che condividerla attraverso il LOGOS è parte della conoscenza. Altrimenti sarebbe da ipocriti/stupidi mettersi in bocca concetti importanti come "siamo tutti parte di un tutto" se poi non sappiamo riconoscere i fili conduttori e la portanza delle interazioni.

Certo, se lo facessi starei GIUDICANDO
Ma l'estremo squlibrio, la follia totale della nostra civiltà (e per cui anche dell'educazione), a portato a considerare, a GIUDICARE, il logos, l'informazione, come la cosa più importante in assoluto, la condizione essenziale senza la quale non puoi fare un muro.
E' falso. Nel senso che anche un sordomuto analfabeta può imparare a fare un muro, basta che si metta dietro un muratore e lo imita. L'informazione viene assorbita dall'essere in maniera naturale, armonica, non è UNA COSA SEPARATA, è solo una piccola parte della consapevolezza.
Invece chi esce dalla prestigiosa università, imbottito fino all'orlo di sapere (non ho scritto sapienza), di solito non sa fare un cazzo e deve riniziare l'apprendimento della realtà.
Io sono giunto alla conclusione che è fatto apposta. Perché lorsignori anno bisogno di rallentare e rendere idiote le persone riempiendole di sapere (informazioni). Perché l'unica cosa che temono è la nostra libertà interiore.



Citazione:
(e qui ci riallacciamo al discorso dell'ego rispetto alla mente: l'ego è minuscolo, la mente enorme).

Questa valutazione non posso considerarla certa, c'è qualcosa che non mi torna.


Io si. Ne sono certo. Lo vedo tutti i giorni, in me e negli altri.


Citazione:

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... e adesso ci facciamo male

Siamo molto di più di una mente che si illude di dirigere le nostre vite.
Infinitamente di più.
Siamo infiniti.

Domanda, Invisibile

Come puoi cogliere e formulare il pensiero, finanche la sensazione di essere NOI cosa infinita, se non hai esperito una conoscenza pari all'eternità nella vita in cui, ora, stai pronunciando questo verbo?

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Lo puoi cogliere se vivi nel centro del tuo essere e non in quell'angolino che è l'ego, la mente razionale. Da li è impossibile coglierlo.
E' come voler cogliere la struttura di una villa rimanendo per tutta la vita in un sottoscala di uno sgabuzzino, con una lampadina da 25 watt come unica fonte di luce.

Se vai nel Nulla, nel Senza-Tempo,, nel Tao, se la tua mente è totalmente silenziosa e se il tuo Cuore è puro, diventa evidente che lo siamo.

Se mai un giorno ti deciderai a muoverti in questa direzione, cautela. Pochi riescono da soli e molti si perdono nell'infinito per non tornare più.
Ecco i Maestri (e le pratiche) a cosa servono (anche).

Citazione:

Mentre tu prepari una risposta, di passaggio, formulo questa terribilità:

Vedi, la cosa inquietante dell'esperienza umana [sconfortante la si appurasse], una cosa - ahimè - assolutamente plausibile e affatto materialista, è che la psiche e il cuore insieme, sono capaci di mettere in moto meccanismi di difesa tali, al punto di portarci a perseguire meta-preferenze trascendentali*, per il "semplice" fatto di non riuscire ad accettare la morte.

*Meta-preferenze è un neologismo in via di sistemazione, almeno, io l'ho considerato in diverse prospettive in diverse letture, e non sempre è bene identificabile l'accezione. Se poi qualcuno ha un chiarimento in merito, ben venga. Diciamo che in soldoni, spostare in un "super-ideale" delle giustificazioni esistenziali, si avvicina al concetto che io dò di una meta-preferenza.

Io lo so che tu propendi per questa interpretazione, ne abbiamo parlato a lungo e so che tendi a pensare questo.
Ti ho anche detto che io (nessuno lo può) non posso provare che quello che dico sia la verità, perché, se ricordi le parole di un Maestro già citate:

"Fino a quando il mondo materiale e quello spirituale non si riconosceranno a vicenda, nessuna prova potrà essere portata alla mente dell'esistenza dello Spirito"

Questo vale ancora di più (nell'ottica di questa discussione), a livello personale.
Nessuna prova potrà essere portata alla mente di Calvero, fino a quando Calvero non vivrà consapevolmente esperienze spirituali.

Inconsapevolmente le facciamo tutti, tutti i giorni delle nostre vite.

Perché NOI siamo QUELLO: esseri spirituali.

Ecco perché è idiota (e anche triste) desiderare "la conquista dello spazio".

Conquistare quello che è già tuo alla nascita...

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