Re: La conquista dello Spazio: perché.

Inviato da  invisibile il 25/1/2014 22:33:41
Citazione:

Calvero ha scritto:

Più sapienza più sofferenza.


I termini sono prigioni, non scordiamolo .. e qui senza "IMHO".

Non è propriamente così a mio avviso. La sapienza, poi c'è la conoscenza, non sono concetti nemici, probabilmente sarebbe meglio dire "cultura", questa sì ci è nemica; in seno soprattutto a ottiche di indottrinamento, poiché tali sono nel momento che QUALSIASI insegnamento diventa un dovere civile: qui va tutto a puttane.

Ma la conoscenza in sé, no, la conoscenza è cosa magnifica.

Conoscenza e sapienza sono cose molto diverse.
La nostra civiltà si basa sulla sapienza, sul sapere. E' talmente estrema questa scelta che i due termini vengono molto spesso usati come sinonimi. Non lo sono.
Non è un caso che le nostre scuole siano luoghi di tortura, dove si è obbligati a stare seduti ed a riempire la mente di informazioni.
Sapere è riempire la mente di informazioni. Conoscere è vivere, è toccare, è fare esperienza e grazie a ciò conoscere e di conseguenza crescere.
Il sapere è una piccolissima parte della conoscenza (e qui ci riallacciamo al discorso dell'ego rispetto alla mente: l'ego è minuscolo, la mente enorme).
La conoscenza, quella vera, completa, la si sperimenta, e la si sperimenta con tutto noi stessi, corpo, mente (non ego e non solo mente razionale) e Spirito.

Tu puoi stare seduto in un aula con un professore che ti spiega come fare un muro di mattoni. Poi riempire la mente di tutte le informazioni possibili immaginabili e passare molto tempo a memorizzare i vari aspetti di fare un muro.
Alla fine sai perfettamente come si fa un muro. Ma non lo sai fare, perché non fa parte della tua conoscenza.
Affinché ne faccia parte devi farlo, una, due, mille volte, fino a quando hai vissuto la miriade di esperienze che ti permettono di conoscere come fare un muro.

La cosa molto interessante, per noi che siamo educati (addestrati) ponendo la mente razionale, quella che sa, al centro delle nostre esistenze, è che quando hai veramente imparato a fare un muro, puoi anche dimenticare il sapere che serve per farlo.
Perché ormai fa parte di te. E' nel tuo corpo, nelle tue emozioni, nella tua sensitività e anche nella tua mente. Ma non c'è nessun bisogno di tenere quelle informazioni nella mente razionale, quelle sono come uno schizzo vago del disegno che è fare un muro.

Siamo molto di più di una mente che si illude di dirigere le nostre vite.
Infinitamente di più.
Siamo infiniti. Per quello è una cosa senza senso andare "alla conquista dello spazio".
E' già nostro. Basta vivere.
Ma vivere veramente, non rifugiarsi dietro una piccolissima parte della nostra mente e filtrare tutto attraverso di essa.
Quando si rinuncia a questa difesa non ci pensi nemmeno di andare nello spazio, è una cosa senza senso, perché è lui che viene da te, o tu che ti espandi in esso.

E' assurdo costruire costosissime e scomodissime astronavi. Mettere a repentaglio la tua vita per una cosa che già hai.
Come la leggenda che ha riportato Incredulo (non quella di Pyter ), le astronavi le abbiano tutti nel cuore. Sono pure gratis, pensa che scemi.

La verità è che per poter usare le nostre astronavi, dobbiamo vivere in prima persona, assumerci la responsabilità di
chi siamo veramente e questo pochi sono disposti a farlo.

Molto più facile e comodo rimanere bambini e giocare a Star Trek.

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