Re: La conquista dello Spazio: perché.
Inviato da Calvero il 25/1/2014 16:52:52
Citazione:
Partiamo dal Titolo. Quando tutti noi apriamo un dibattito, soprattutto due cose bisogna ricordarsi.
Il Titolo: che è quello che dà l'indirizzo più specifico, ma prima di questo, e siccome da esso discende, c'è un altro passaggio, quello che fa da "mamma" al dibattito e che sempre determina il senso, in questo caso - storia e filosofia. Questo è l'indirizzo.
Per la questione "sovrastruttura", è un discorso notevole, quindi lo sintetizzo così, un esempio banale:
- un ragazzo che si trova a combattere un nemico che non conosce, in guerra, di là di tutte le motivazioni politiche e civili e sociali e quant'altro, ecco sta facendo appello a una sovrastruttura, nello specifico, la patria. In realtà questo esula da una coscienza libera da reali condizionamenti.
Cioè, viene riprodotta nella nostra quotidianità quello che a monte si è configurato così nel tempo, così attraverso processi chiamiamoli culturali o socio/politici indi e "naturalmente" di propaganda che si genera anche in modo automatico.
Non conta affatto, in questo senso, se poi quel ragazzo stia realmente combattendo il cattivo, così come se inevitabilmente non poteva fare a meno di parteciparvi. Il discorso è a monte.
No Calvero, non sono d'accordo sul fatto che si spendano i tuoi soldi senza il tuo consenso, anche se nelle comunità succede. Sapessi quante ne avrei da dire io a riguardo. Ammetto però di non avere ben chiaro il tuo concetto di sovrastruttura. Hai voglia di spiegarmelo?
In ogni caso - il titolo mi sembra chiaro - qui si parla del perché, non del come.
Partiamo dal Titolo. Quando tutti noi apriamo un dibattito, soprattutto due cose bisogna ricordarsi.
Il Titolo: che è quello che dà l'indirizzo più specifico, ma prima di questo, e siccome da esso discende, c'è un altro passaggio, quello che fa da "mamma" al dibattito e che sempre determina il senso, in questo caso - storia e filosofia. Questo è l'indirizzo.
Per la questione "sovrastruttura", è un discorso notevole, quindi lo sintetizzo così, un esempio banale:
- un ragazzo che si trova a combattere un nemico che non conosce, in guerra, di là di tutte le motivazioni politiche e civili e sociali e quant'altro, ecco sta facendo appello a una sovrastruttura, nello specifico, la patria. In realtà questo esula da una coscienza libera da reali condizionamenti.
Cioè, viene riprodotta nella nostra quotidianità quello che a monte si è configurato così nel tempo, così attraverso processi chiamiamoli culturali o socio/politici indi e "naturalmente" di propaganda che si genera anche in modo automatico.
Non conta affatto, in questo senso, se poi quel ragazzo stia realmente combattendo il cattivo, così come se inevitabilmente non poteva fare a meno di parteciparvi. Il discorso è a monte.
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