Re: L'etica, il bene e il male e la giustizia nel Nazionalismo

Inviato da  Red_Knight il 3/6/2010 20:04:40
Prima ti do la mia personalissima risposta alla domanda che hai posto.

E' possibile formulare un pensiero etico universalmente valido che non sia passibile di critica?

Risposta: No, ma è possibile definire un metodo universalmente valido per il riconoscimento di un'etica valida contestualmente.

Detto questo (poi se vuoi ti spiego perché la penso così) ci sono alcune cose che non condivido del tuo ultimo intervento.

Prima di tutto:
Citazione:
Che senso ha la patetica e presuntuosa distinzione tra etica e morale?


Le parole, da sole, sono solo parole. La definizione semantica di un concetto non implica l'esistenza di una sua istanza reale. Accettando la definizione che hai dato tu, l'etica è universale. Non esiste nulla di universale? Bene, intanto etica vuol dire quello. Se poi nessuno la conosce è un altro discorso, rimane la parola da utilizzare per definire quel concetto.

Detto questo, è chiaro che nessuno è esente da condizionamenti. Ma questo non è, di per sé, un ostacolo. Gli ostacoli sono quei condizionamenti che comportano vizi di ragionamento. Inoltre, certe influenze possono essere rigettate e/o rielaborate.

Per te perché la risposta alla tua domanda è no?

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