Re: FAQ -Video Del Pentagono

Inviato da  Tuttle il 17/7/2008 14:42:55
FAQ - I Video del Pentagono

Ho pensato di stilare una piccola FAQ facile, per coloro che si trovano nella necessità di rispondere adeguatamente alle solite false argomentazioni tecniche - riguardanti il contenuto dei due video (CCTV) rilasciati dal FBI. Ho scelto le affermazioni più diffuse e per ognuna di esse ho inserito la debita risposta.

Faccio comunque notare quanto queste stesse affermazioni, nel loro tentativo di difesa ad oltranza, siano fra loro assolutamente contrastanti, opposte, incompatibili ed addirittura antitetiche alle normali indicazioni fornite dagli organi ufficiali.



Affermazione. L'aereo non si vede perché le telecamere riprendevano alla velocità di un solo fotogramma per secondo. Lo dice anche Popular Mechanics. E' chiaro che con l'alta velocità dell'aereo non era possibile riprenderlo se non come una macchia sfuocata.
Risposta. Non esiste alcuna relazione fra numero di fotogrammi e qualità degli stessi. Le telecamere installate al pentagono erano delle BOSCH LTC1261/20 che riprendevano in standard NTSC. Ovvero a 30 fotogrammi per secondo. I file video che conosciamo sono invece la risultante del sistema di registrazione ad intervalli di tempo (Time Lapse Recording), come specificato nella lettera di rilascio degli stessi video. Questo sistema (TLR) preleva un solo fotogramma per ogni gruppo di 30 e lo salva sul supporto. Questo permette di risparmiare enormi quantità di tempo/spazio di stoccaggio. E' come se su 30 fotografie fatte con la nostra fotocamera, ne salvassimo solo una - per risparmiare spazio sul supporto di salvataggio. Questa operazione, ovviamente, non muta in alcun modo la qualità della singola foto salvata (se non per il normale processo di salvataggio nell'apposito sistema di registrazione).

A. La velocità di otturazione delle telecamere del pentagono era troppo lenta per riprendere l'aereo ad altissima velocità.
R. La velocità dell'otturatore elettronico delle telecamere installate era pari a 1/60sec. Ad una velocità di 237mt/sec abbiamo, per ogni fotogramma, uno spostamento dell'aereo di appena una manciata di pixel (rapporto metro/pixel lungo la traiettoria inquadrata). Queste caratteristiche della ripresa avrebbero dovuto mostrare tranquillamente l'aereo con un accenno di motion blur di appena qualche pixel. In questo caso l'aereo sarebbe stato ancora più lungo, come rappresentazione lineare, piuttosto che completamente assente. Per capirci - se osserviamo in camera - un evento veloce da 300 metri questo "transiterà" su una minore superficie del sensore CCD. Se invece l'aereo transitasse in prossimità della camera sarebbe più soggetto ad effetti di motion blurring sul sensore. E' la medesima regola che vale nella realtà. Difatto la percezione della velocità degli oggetti in movimento (e di conseguenza il tempo che impiegano ad attraversare il nostro campo visivo) è inversamente proporzionale alla loro distanza dal nostro punto di vista.

A. L'aereo si vede in una delle due telecamere (quella senza ostacoli). E' quella cosa bianca al bordo destro del video.
R. Quella cosa bianca non può essere in alcun modo l'aereo. Il sole stava dietro al soggetto e le telecamere stavano chiaramente esponendo per le luci (lo dimostrano l'ottimo cielo blu e il prato correttamente esposti). Questo stato delle cose avrebbe dovuto mostrare l'aereo in BackLight (quindi molto scuro e non bianco), ovvero completamente sottoesposto e ottimamente silouettato. Un altro fatto importante è che quella massa di colore chiaro procede con una traiettoria (angolo e quota) totalmente incompatibile con la discesa di 5° lungo l'autostrada fino alla facciata del pentagono. Se si effettua poi una sottrazione matematica di tipo Booleano dei due fotogrammi che mostrerebbero l'aereo, si scopre che la massa bianca del secondo video non è altro che una porzione di quella più lunga visibile nel primo video. Cioè, quella che molti chiamano scia nel primo video non è altro che la stessa cosa che si vede nel secondo. Ne consegue che lo stesso oggetto non può essere scia in un video ed aereo nell'altro.

A. Nel primo video si vede un'impennaggio di coda.
R: Quella manciata di pixel scuri e semitrasparenti che si notano dietro la torretta (nel primo video) non possono essere in alcun modo attribuiti alla deriva di coda di un 757. Infatti la dimensione della colonnina non poteva nascondere, per parallasse, l'intero aereo che avrebbe dovuto misurare ben 37 pixel. Molti di più di quelli che può nascondere la torretta. Un altro aspetto importante è che, anche in questo caso, la posizione della presunta coda non è compatibile con la traiettoria/quota ufficiale. L'aereo non poteva trovarsi in assetto livellato al terreno (ed ad una manciata di metri dal suolo). Se così fosse, in un processo inverso di ricostruzione, si sarebbe schiantato prima di arrivare ad essere ripreso – a causa della morfologia del terreno ove scorre l'autostrada. Nella realtà l'aereo avrebbe dovuto trovarsi SOPRA la torretta e non DIETRO. Un altro aspetto importante è sottolineato dal fatto che gli organi ufficiali NON indicano l'aereo in quella zona - ma nella macchia bianca – comunemente denominata “la scia” dell'aereo stesso. Si comprende che in questo modo si crea un paradosso. Ovvero manca completamente l'oggetto (aereo) che ha generato la scia. Da sottolineare poi che, alla luce di quanto detto precedentemente, non è possibile che in un video vi sia l'aereo nascosto con dietro la "scia" - e nell'altro solo un pezzo della stessa "scia" senza l'aereo davanti. Inoltre non esistono testimonianze di scia di fumo dai motori (nemmeno di Probst che afferma di essere stato sfiorato dall'aereo)....scia che da un calcolo fotometrico risulterebbe avere un diametro di oltre 4 metri.

A. In una delle due telecamere (quella senza ostacoli) - l'aereo si vede . E' quell'alone indefinito che sta davanti all'oggetto bianco.
R. Quell'alone (assolutamente inconsistente) non potrebbe essere mai l'aereo per tutti i motivi fin ora descritti e per l'assoluta inconsistenza dimensionale (e di segnale) da essa rappresentata. Se infatti si calcola quell'alone sulla traiettoria ufficiale se ne ottiene una dimensione reale assolutamente incompatibile con un Boeing757, tanto che molti sono costretti a falsificare pesantemente l'angolo di approccio per farci stare l'aereo in quello stesso alone. Qualsiasi cosa sia quell'alone di certo non è l'aereo...tanto che la scia che dovrebbe stargli dietro, in questo caso gli si piazza davanti. Ancora è importante sottolineare che nessun organo ufficiale (e media mainstream) si è mai sognato di identificare l'aereo in quell'area del video, ma sempre con l'oggetto chiaro al bordo dell'inquadratura.

A. Il segnale originale delle telecamere era interlacciato ma i video sono deinterlacciati. Questo ed altri processi della conversione hanno reso l'aereo invisibile...o non chiaramente visibile.
R. La prima cosa da rispondere a questa affermazione è che difatto NON c'è alcuna traccia di aereo. Potreste quindi rispondere semplicemente invitando l'interlocutore a mostrarvi quello che secondo lui è l'aereo sul fotogramma. In caso contrario non si comprende come si possa innescare un ragionamento del genere non avendo proprio un punto di riferimento sul quale speculare. Ma comunque il processo di deinterlacciamento non può rendere "trasparente" un oggetto. Quello che fa il deinterlacciamento è eliminare la struttura interlacciata del segnale originale - procedendo all'interpolazione dei semicampi sulla dominanate di uno dei due. Aldilà di quale processo di deinterlacciamento si sceglie di applicare, non è possibile in alcun modo cancellare la presenza di un oggetto consistente... né tantomeno renderlo trasparente in modo da mostrare ciò che sul segnale originale stava dietro l'oggetto scomparso. Se si vuole comprendere l'assurdità di tale affermazione basta osservare i frame precendenti e seguenti all'esplosione. In quelli precendenti è possibile osservare, nell'area ove l'aereo sarebbe dovuto transitare, le auto sull'autostrada 395. Si noteranno piccolissime strutture chiare che si muovono. Sono auto a centinaia di metri di distanza e sono rappresentate da pochissimi pixel. Ricordo invece che l'aereo doveva occupare ben 37 pixel lineari (o anche 40 se consideriamo la rappresentazione del moto in un singolo semiquadro). Immediatamente dopo l'esplosione invece si possono notare moltissimi detriti ad alta velocità di proiezione, scagliarsi in diverse direzioni e successivamente si possono vedere persino alcune persone correre sul prato, proprio nella zona ove l'aereo sarebbe dovuto passare. La presenza di queste informazioni composte da pochissimi pixel, fa comprendere che il sistema di conversione ha conservato correttamente ogni elemento delle immagini originali. L'argomento della velocità dell'aereo è totalmente fallace per com'è stato spiegato precedentemente.

A. Il processo di deinterlacciamento ha fatto perdere la metà della risoluzione verticale. Quindi l'aereo, essendo snello, s'è mischiato con lo sfondo....
R. Il processo di deinterlacciamento, come sopra già espresso, NON rende gli oggetti trasparenti ma si limita ad interpolare i due semicampi interlacciati. Qualsiasi metodo si scelga per l'interpolazione - NON è possibile cancellare il peso/ingombro verticale dell'oggetto inquadrato. Le linee mancanti vengono semplicemente sostituite con altre ottenute dall'algoritmo di interpolazione. Si deve far notare poi che il processo di de-interlacciamento può semmai INGRANDIRE, INSPESSIRE o SCALETTARE ma non cancellare. In taluni casi infatti - se l'interpolazione è su base BLENDING - l'oggetto in movimento risulterà più grande rispetto alla realtà, proprio per l'interpolazione addittiva fra i due semicampi che rappresentano il moto. Questo metodo però è pressochè inutilizzato in ambito MPEG1 (sarebbe molto controproducente sul movimento) ed infatti non esistono presenze di blending in nessun oggetto in movimento fra quelli visibili sui video.

A. Non ha senso analizzare una copia per stabilire l'originalità del video...
R. Difatto quando si parla di questi video non se ne vuole dimostrare l'originalità. Questa è implicita (o quantomeno attesa) nel fatto che si tratta di documenti ufficiali rilasciati su FOIA. Se non rappresentassero (nel contenuto) gli originali sarebbe una ammissione indiretta della loro manipolazione o quantomeno fallacia. Dal punto di vista puramente tecnico/scientifico è invece possibile usare questi video per analizzare l'aspetto foto/metrico (rapporto fra FoV e spazio inquadrato) per poi metterlo in relazione ai dati attesi (analisi dinamica), oppure analizzare la struttura del file in relazione al tempo mostrato (analisi temporale), o ancora il rapporto spazio/tempo/evento fra le due riprese rilasciate (analisi del sincrono), o ancora - il segnale residuo derivato dal segnale sorgente (analisi dello spettro e del veicolo), e ancora - è possibile analizzarne la struttura MPEG/GOP (analisi della struttura del file) per comprendere lo stato di incapsulazione e la reazione del processo al moto rappresentato...e per finire è sicuramente possibile analizzare la compatibilità del CONTENUTO in relazione ad un certo DATO atteso (analisi di compatibilità). Nel caso dei video del pentagono - le analisi non sono quindi volte a dimostrarne l'originalità (analisi forense del supporto)...perché è ovvio che l'originale è uno ed uno solo...e non è tecnicamente possibile distribuire milioni di originali. Ma il succo del discorso è: “Se nella copia vedo un pollo un po sgranato, l'originale non poteva contenere un bel gabbiano..ma un bel pollo”. ..Sempre che qualcuno non abbia manomesso qualcosa.

A. Non si conoscono i vari passaggi di salvataggio e conversione che hanno portato ai video che conosciamo...In questi vari passaggi è possibile che la sagoma dell'aereo sia stata danneggiata da tali processi.
R. Qualsiasi sia stato il processo di registrazione, conversione ed esportazione - non vi sono elementi atti a giustificare la presenza di TUTTI gli elementi presenti nei video, anche i più microscopici, lontani e veloci - tranne l'unico dato atteso. Ovvero la sagoma del 757. Resta poi evidente che dalla qualità intrinseca ai due file digitali, il processo in questione è stato assolutamente poco distruttivo e degradante e certamente risulta conforme ad un normale processo di registrazione ed esportazione verso altri formati.

A. Mike Wilson, nella sua simulazione, è riuscito a far nascondere l'aereo dietro la torretta e il risultato appare molto credibile.
R. La simulazione di Mike Wilson, nasce e si sviluppa su grossi errori/omissioni sul piano della costruzione e, ancora peggio, sulla programmazione della telecamera virtuale. Dal punto di vista del piano costruzione, Wilson, omette completamente tutta la struttura morfologica del terreno e, grazie a questa mancanza, riesce a porre l'aereo sotto la linea superiore della torretta. Altro errore grave è l'inserimento nella focale virtuale di ben 100° di angolo. Fattore altamente influenzante per la riproduzione della profondità di campo e la dimensione degli oggetti che in essa si proiettano. Non solo. Da una ispezione interna al modello si può constatare che Wilson posiziona attentamente la camera - in modo da ottenere il "miglior" parallasse possibile per nascondere l'aereo - e per fare ciò si allontana dalla posizione originale della telecamera installata. Il combaciamento, quasi perfetto, è ottenuto introducendo un filtro di distorsione FishEye che difatto taglia fuori i 25/30° in eccesso - portati dentro dall'errato angolo di vista utilizzato. La procedura corretta sarebbe stata quella di ripristinare i punti di fuga nel file originale e dopo programmare la camera virtuale sull'immagine ottenuta dalla correzione. Per tutte queste motivazioni, la ricostruzione di Wilson, non ha alcuna valenza. Rimane poi da sottolienare il fatto che ciò che per Wilson è la scia, sarebbe l'aereo in motion blur per il DoD, ASCE, Pentagon Book e lo stesso Popular Mechanics. Ciò che lui individua come impennaggio di coda non è mai stato riconosciuto da nessun ente ufficiale come tale. Resta poi interessante capire come mai Wilson non abbia ancora simulato la seconda camera...ovvero quella senza ostacoli davanti all'obbiettivo.

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